Mourinho scuote la Roma: "Serve più ambizione, qualcuno si è involuto". E su Abraham: "Chiedete a lui cosa abbia, se pensi al Mondiale…"

Le parole dello Special One in conferenza stampa alla vigilia del turno infrasettimanale contro il Sassuolo. "Giocano Ibanez più altri 10. Gli allenatori in serie A piangono e piangono, fatelo fare una volta anche a me"
Mourinho scuote la Roma: "Serve più ambizione, qualcuno si è involuto". E su Abraham: "Chiedete a lui cosa abbia, se pensi al Mondiale…"© ANSA
Roberto Maida
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«Mi aspettavo di più». José Mourinho non si nasconde dopo il derby perso, che è capitato alla fine di un periodo poco brillante per la Roma. Alla vigilia della partita con il Sassuolo, che può fungere da trampolino di (ri)lancio, Mourinho chiarisce: «Non parlerò dei singoli. Ma non posso dire di essere soddisfatto dell’evoluzione di alcuni giocatori. Possiamo chiamarla evoluzione oppure involuzione... Il problema è che la squadra avrebbe dovuto accettare una sfida diversa rispetto all’anno scorso, dopo aver vinto la finale di Tirana. Serviva una crescita di mentalità, di responsabilità, di ambizione. Se io avessi smesso di allenare dopo il 2010 (l’anno del triplete con l’Inter, nda) avrei potuto essere contento. Invece ho continuato. Bisogna che i giocatori siano più esigenti con loro stessi». Tra i suoi bersagli non c’è Ibañez, che anzi difende dalle critiche dopo l’errore contro la Lazio: «Non dico la formazione ma dico che giocano Roger e altri dieci. Per me Ibañez è un intoccabile. Ha un atteggiamento incredibile ed è uno di quelli che dopo Tirana hanno continuato il loro percorso di maturazione».

Roma, piange il mercato

Nell’analisi generale però Mourinho non dimentica le difficoltà oggettive: «Il nostro mercatino estivo non sta giocando. E questo si paga, specialmente nelle partite in cui affrontiamo avversari che difendono basso. Come ha fatto la Lazio. Con Dybala ad esempio abbiamo vinto contro l’Inter e pareggiato contro la Juventus. In estate abbiamo perso tre centrocampisti: Mkhitaryan, Veretout e Sergio Oliveira. Abbiamo preso Wijnaldum che non si è mai visto, Camara che è arrivato all’ultimo secondo e Matic che era venuto a Roma per essere alternativo a Cristante. Abbiamo dei problemi. E siccome piangono tutti i miei colleghi, fate piangere un po’ anche me». Nel complesso la cosa migliore è la classifica: «Abbiamo gli stessi punti che avevamo l’anno scorso dopo 15 giornate. Significa che se raccogliamo qualcosa contro Sassuolo e Torino arriveremo alla sosta più avanti rispetto al 2021». 

La stilettata a Abraham

Non ufficializza il debutto da titolare di Volpato, del quale però plaude la scelta di non andare al Mondiale con l’Australia: «Sta costruendo il suo futuro alla Roma ed è giusto che non acceleri il passo. Non è giusto forzarlo, io da allenatore di una nazional non lo farei. Il lato positivo delle nostre difficoltà è che stiamo lanciando tanti giovani in prima squadra. Presto toccherà anche a Bove e vi segnalo ancora una volta Tahirovic: non vi sorprendete se lo troverete nella formazione titolare, perché è un ragazzo di grande qualità». La chiusura è sulla crisi di Abraham: «Bisogna chiedere a lui cosa non stia andando. Se è distratto, se ha un problema, se pensa al Mondiale...». La stilettata finale. Di sicuro di lui non è contento.


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