Roma, tra Mourinho e Karsdorp è tregua di facciata

Il giorno di riposo ha raffreddato un po’ i toni e ora si gioca: ieri l’olandese si è allenato, era sorridente. Piccoli segnali, ma convocazione molto in dubbio
Roma, tra Mourinho e Karsdorp è tregua di facciata© Getty Images
Chiara Zucchelli
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ROMA - Rick Karsdorp, la Roma e José Mourinho, il giorno dopo. Anzi, due giorni dopo. E forse, questo, è l’aspetto che ha fatto la differenza. Perché, probabilmente, se la squadra si fosse allenata giovedì, il giorno successivo al pari con il Sassuolo e lo sfogo di Mourinho, magari i toni non sarebbero stati così distesi come, invece, ieri. La giornata a Trigoria, al netto delle foto dell’olandese sorridente in allenamento, buone per i fotografi, non è stata carica di tensione perché la volontà del club, del giocatore e dell’allenatore è stata quella di normalizzare la situazione a due giorni dall’ultima partita prima della sosta. Ciò non toglie che quello che è successo resta.  

Verso il Torino

Ecco perché non è affatto scontato che Karsdorp venga convocato: da una parte non è così facile prendere un giocatore e metterlo fuori rosa, dall’altra c’è l’ambiente Olimpico che domani pomeriggio, con oltre 60mila spettatori presenti, rischia di essere molto pesante per il ragazzo. Come uscirne, allora? Con il buon senso di tutte le parti. Per questo la società ha parlato con il giocatore e il suo agente, pur lasciando naturalmente a Mourinho la gestione del caso. D’altronde, se prendi un allenatore come José lo prendi - anche - per queste cose.

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L'allenamento e le foto

Poi: Karsdorp si è allenato ed è stata data l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto. Non è un caso: la Roma è una società molto attenta, niente esce per caso, per cui l’immagine sorridente dell’olandese è stata mostrata volutamente. Adesso, Torino a parte, è da valutare cosa succederà nelle prossime settimane e capire se il difensore andrà in tournée in Giappone con i compagni. 

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Il mercato

Poi, sarà necessario capire cosa fare a gennaio. Perché un conto sono le parole a caldo di Mourinho: «Gli ho detto di trovarsi un’altra squadra», un altro conto sono il mercato e le trattative vere e proprie. Karsdorp potrebbe tornare in Olanda, ma Pinto ha dimostrato, nel corso del tempo, di non amare i prestiti gratuiti, tanto per dar via un giocatore. L’interesse della società viene sempre prima di tutto e per questo Rick potrebbe andar via solo a fronte di garanzie: sullo stipendio, superiore ai due milioni, e su una vendita a titolo definitivo. In Italia sembra piaccia alla Juventus, ma il discorso economico è lo stesso valido per l'estero. Terzo aspetto: se l'olandese andrà via sarà necessario un sostituto. Discorsi prematuri perché adesso la priorità di tutti è che la squadra arrivi senza scosse alla partita di domani. 
Il rapporto con i compagni era e resta buono: Karsdorp e sua moglie Astrid, con i loro figli, sono perfettamente inseriti nello spogliatoio e, forse, visto anche il buon legame con Pellegrini e il gruppo italiano, una mediazione potrebbe essere di aiuto. Considerando, però, una cosa: i senatori sono compatti nel pensare che, in assoluto, i metodi di Mourinho siano giusti, da seguire. Perché portano i risultati: lo dice la storia, lo dice la bacheca di uno degli allenatori più vincenti del mondo. 


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