Roma, Spinazzola no stop a caccia del rilancio

Sempre al lavoro anche durante i giorni di vacanza: questa sosta diventa fondamentale per lui
Roma, Spinazzola no stop a caccia del rilancio© BARTOLETTI
Chiara Zucchelli
3 min

ROMA - Non gioca, ormai, da quasi un mese perché la lesione al bicipite femorale lo ha costretto a fermarsi a fine ottobre. Eppure il sorriso di Leonardo Spinazzola c’è sempre: c’era quando la rottura del tendine d’Achille gli ha impedito di giocare le ultime partite di un Europeo trionfale e c’era quando ha dovuto saltare praticamente una stagione intera per riprendersi. Di certo oggi, per lui come per tutti gli a zzurri, non sarà un giorno facile, ma per Leonardo, forse, l’assenza dal Mondiale sarà ancora più pesante perché sperava di riprendersi con gli interessi quello che la sfortuna, all’Europeo, gli aveva tolto. 

Solo per la Roma

Niente da fare, invece: oggi sarà a Trigoria dove la Roma, nel pomeriggio, riprenderà ad allenarsi prima di volare, martedì, in Giappone. In questa settimana Spinazzola non si è allontanato praticamente mai da casa perché ha sempre lavorato e fatto fisioterapia per recuperare dalla lesione muscolare. Per lui, poi, che è rientrato in campo lo scorso aprile, questi mesi saranno fondamentali per mettere benzina nelle gambe e sicurezza nella testa e tornare, poi, da gennaio, quel terzino che riusciva a cambiare volto alla squadra anche da solo. In questa stagione ha fatto davvero la differenza soltanto nella gara contro l’Inter, per l’assist a Dybala, poi non è mai riuscito ad essere determinante come in passato.

La sua verità

Al contrario, però, di chi cerca sempre scuse, Spinazzola ha ammesso come le cose non siano state facili: «Penso che questo infortunio sia uno dei peggiori per un calciatore. È il peggiore anche per le mie caratteristiche che si basano sulla velocità. Qualcosa mi manca sull’appoggio, quando devo andare sull’avanpiede, però cerco di riprendere il più possibile». Fin da quando si è operato Spinazzola sapeva benissimo che la sua carriera e i suoi allenamenti sarebbero cambiati dopo l’operazione: per prima cosa è diventato fondamentale il lavoro che fa, a casa e in palestra, prima e dopo l'allenamento classic o sul campo. Poi è diventato importante anche la forza nei muscoli che, inevitabilmente, è stata penalizzata dalla lunga inattività. Spinazzola non è un ragazzino, ma non è neppure così grande, visto che deve ancora compiere 30 anni e ne ha almeno altri 5 davanti di carriera ad alto livello.

Nuova preparazione

Per questo il lavoro che farà da qui a gennaio diventerà determinante per lui perché sarà una vera e propria preparazione, persino più importante di quella fatta in estate. Intanto, nei giorni scorsi si è rilassato vedendo il derby di footvolley tra Roma e Lazio e chissà che un giorno non possa divertirsi anche lui così, magari insieme a Mattia, il suo primogenito, che sembra ami il calcio come e quanto il papà. Discorsi futuribili, perché il presente chiama, è prioritario e Leonardo non vuole più perdere tempo. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA