Abraham in crisi, ora rischia il posto nella Roma

Il centravanti non riesce a sbloccarsi e a partecipare alla manovra di squadra. Mourinho pensa ad altre soluzioni
Abraham in crisi, ora rischia il posto nella Roma© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - «Ha fatto più Zaniolo in 45 minuti che Abraham in due partite». I tifosi hanno cominciato un po’ a spazientirsi per le prestazioni del centravanti inglese, ormai all’interno di un vortice di negatività da cui non riesce più a uscire. Come nel test contro il Nagoya, anche ieri l’ex Chelsea non è riuscito a trovare la rete, ancora una volta il centravanti è sembrato piuttosto fuori dal gioco e poco coinvolto nella manovra giallorossa. D’accordo, sono solo due amichevoli, ma Mourinho avrebbe voluto dal centravanti una maggiore partecipazione proprio perché sono questie le partite utili per riuscire a sbloccarsi e per dare una svolta al momento di crisi. Perché di crisi si tratta. Fin qui il suo rendimento è stato spaventoso. E non solo in termini realizzativi. In questa stagione il centravanti ha segnato solamente tre gol in campionato nelle quindici partite disputate. L’expected goals del giocatore parla chiaro: 7,23 e tanti saluti al killer instinct sotto porta. Poca freddezza sotto porta, ma Mourinho è preoccupato anche perché non vede nel ragazzo quella partecipazione alla manovra che tanto aveva aiutato la Roma la scorsa stagione.  

Manca il guizzo

Abraham non riesce a far salire la squadra, non riesce a duettare con i compagni in attacco e non aiuta in fase di copertura. Anzi, ieri il primo gol dello Yokohama è arrivato proprio per una sua mancata copertura in area che ha poi portato al colpo di testa vincente di Eduardo. Poi una conclusione sbagliata e il cambio alla fine del primo tempo. Se fosse già programmata la sostituzione per far posto a Shomurodov lo sa soltanto Mourinho, ma di certo il tecnico non era proprio soddisfatto della sua partita. Ma al di là dell’amichevole, che può avere valore fino a un certo punto, Abraham ha bisogno di ritrovarsi sopratutto sotto l’aspetto psicologico. Dai problemi amorosi di questa estate (a detta dei tabloid inglesi) ai pochi gol in giallorosso fino all’esclusione dal Mondiale: non sono stati mesi facili per lui, culminati con i fischi dell’Olimpico contro il Torino dopo l’ennesima deludente prestazione stagionale. Abraham ha bisogno di ritrovarsi, ma come si dice “aiutati che Dio ti aiuta”. In campo deve dimostrare maggiore coinvolgimento nella manovra, più concentrazione e cinismo sotto porta. Per tornare quel giocatore che alla sua prima stagione in Italia era stato in grado di conquistare la Roma con ben ventisette gol.  

Posto a rischio

Anche perché il suo posto tra i titolari adesso è in discussione. Mourinho non può fare a meno di reti, per questo è aperto alla possibilità di cambiare qualcosa lì davanti. Cè alternativa Belotti, sebbene in questo momento probabilmente stia facendo anche peggio dell’inglese (ma con un minutaggio inferiore), e c’è la soluzione Dybala che Mourinho ha già impiegato da falso nove nella partita di San Siro contro l’Inter e che ha dato risultati più che positivi. Gol della Joya e vittoria importantissima della squadra in un big match. Insomma, non è escluso che il tecnico in Portogallo non possa studiare qualche altra mossa per la ripresa del campionato. Con Dybala recuperato tutto è possibile, ma anche l’arrivo di Solbakken potrebbe far cambiare i piani tattici del tecnico. E chissà che questa possibilità di perdere il posto non possa aiutarlo a sbloccarsi per tornare a essere il bomber della Roma. Di certo Mou lo spera, e con lui tutti i tifosi.  


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