Caso Karsdorp, accuse e reazione della Roma

A Trigoria cadono dalle nuvole per l’attacco della Fifpro: l’olandese è stato di fatto reintegrato
Guido D'Ubaldo
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Alla Roma cadono dalle nuvole. Il motivo è la presa di posizione della Fifpro, la Federazione internazionale dei calciatori professionisti, sul caso relativo a Rick Karsdorp, con una denuncia per mobbing e l’accusa alla società giallorossa di non aver rispettato i diritti del calciatore. Il giocatore olandese è stato inizialmente messo fuori rosa, dopo la rottura con Mourinho in occasione di Sassuolo-Roma, poi però non ha risposto alla convocazione per la tournée giapponese e ha presentato un certificato medico, infine è tornato a Trigoria alla ripresa degli allenamenti, ha partecipato alla settimana di preparazione in Portogallo, giocando due partite su tre, ha lavorato regolarmente con i compagni. L’opera di mediazione intrapresa da Tiago Pinto ha avuto risultati positivi, anche se la questione Karsdorp è oggetto di un’attività legale, focalizzata sull’inadempienza del giocatore, che non si era presentato agli allenamenti in vista della partenza per il Giappone. Il terzino è tornato di fatto a far parte della rosa di prima squadra e potrebbe essere utilizzato anche nelle prossime partite ufficiali. Inoltre l’Aic è l’unico organismo sindacale deputato a tutelare i calciatori, secondo il contratto collettivo. L’attività di mobbing si manifesta con l’esclusione di un giocatore dagli allenamenti. Karsdorp non è andato in Giappone per una sua decisione, motivata da un certificato medico. La situazione oggi pare in via di definizione e per questo la nota della Fifpro sembra superata dagli eventi.

Superato

Il comunicato diffuso ieri pomeriggio è molto duro: «La Fifpro condanna fermamente il trattamento riservato dall’AS Roma a Rick Karsdorp, che nelle ultime settimane è stato vittima di una campagna di mobbing. Karsdorp è stato accusato in pubblico di essere un “traditore”, un termine offensivo e privo di fondamento che la direzione del club non ha condannato e per cui non si è scusata, e che i tifosi hanno ripetutamente usato per insultare lui e la sua famiglia. Inoltre, è stato sottoposto a procedimento disciplinare ingiustificato. Questi atti apparentemente sono un modo per deviare dalle scarse prestazioni recenti del club e mirano a esercitare pressioni ingiustificate sul giocatore. Tale comportamento è incompatibile con il Regolamento Fifa sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori. Karsdorp ha il pieno supporto sia della Fifpro che del sindacato olandese Vvcs». Il direttore del Vvcs e membro del consiglio della Fifpro, Louis Everard, ha dichiarato: «Non è la prima volta che sentiamo parlare di giocatori usati come capri espiatori per distogliere l’attenzione dalle prestazioni e dalla gestione dei club. Non è accettabile che un club isoli un giocatore e lo tratti in modo diverso dai suoi compagni di squadra». Per il segretario generale della Fifpro, Jonas Baer-Hoffmann: «Non si sottolineerà mai abbastanza che i giocatori sono prima di tutto dipendenti dei loro club e che questi hanno il dovere di prendersi cura di loro. Chiediamo all’AS Roma di rispettare immediatamente quel dovere di diligenza, di garantire che Karsdorp sia trattato in modo equo e che i suoi diritti siano rispettati».


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