Mourinho valuta la cura per l’attacco della Roma

Difficile un cambio già con il Bologna, ma dopo i test in Portogallo la rivoluzione sembra vicina: il tecnico ripensa alla difesa a quattro e a Dybala trequartista dietro a Abraham con Pellegrini più avanzato
Mourinho valuta la cura per l’attacco della Roma© AS Roma via Getty Images
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Mourinho ripensa al 4-2-3-1, il suo modulo preferito. È passato più di un anno da quando introdusse la difesa a tre, come fece il suo predecessore Fonseca, per dare più sicurezza alla squadra. Ma in Portogallo il tecnico ha avuto indicazioni interessanti per il futuro quando ha provato la difesa a quattro. La rivoluzione tattica dovrebbe aiutare la Roma a uscire dalla crisi di gioco manifestata nelle ultime partite ufficiali del 2022. Soprattutto nell’ultima partita il nuovo/vecchio modulo ha portato a miglioramenti nella fase offensiva. Tornare al 4-2-3-1 può aiutare a risolvere il mal d’attacco e il ruolo di Dybala sarebbe fondamentale anche con questo modulo, nel quale agirebbe da trequartista alle spalle di Abraham. Probabilmente Mourinho non cambierà nell’immediato: alla ripresa del campionato contro il Bologna la Roma giocherà ancora con la difesa a tre. Cambiare subito potrebbe comportare dei rischi. Ma i problemi offensivi manifestati in particolare nelle ultime due partite, contro Sassuolo e Torino, hanno indotto Mourinho a intervenire, con l’obiettivo di ridisegnare la squadra per esaltare le caratteristiche dei suoi calciatori. Nei test in Portogallo Zaniolo da esterno offensivo è riuscito ad esprimersi meglio, sfruttando strappi e fisicità, senza avere l'ossessione del gol. Pellegrini potrebbe giocare più avanzato, da trequartista esterno, come in Nazionale, per sfruttare le sue enormi qualità realizzative e la capacità negli inserimenti. Il 2023 dovrà essere l’anno del riscatto per Abraham, che tra poco diventerà padre e si sente maggiormente responsabilizzato. Ma se l’inglese dovesse deludere ancora, allora Mourinho potrebbe pensare a Dybala nel ruolo di falso nueve, come a Milano contro l’Inter, dove la Roma conquistò la vittoria più importante di questa stagione.

Tutte le soluzioni

In condizioni normali nel 4-2-3-1 Dybala può girare intorno ad Abraham, con Zaniolo a destra e Pellegrini a sinistra. Le prove fatte in Algarve vanno in questa direzione, con la necessità di trovare una soluzione alla mancanza di gioco. Nelle ultime due partite di campionato la Roma è stata messa in mezzo, finendo sempre in inferiorità numerica a centrocampo e con Sassuolo e Torino che hanno sempre avuto il controllo del pallone. Con questo modulo vanno bene due mediani come Matic e Cristante, in attesa di Wijnaldum. La difesa a quattro vedrebbe Ibanez preferito a Mancini per fare coppia con Smalling. Con quattro centrali a disposizione, giocare con due permetterebbe una maggiore rotazione visti i tanti impegni. A destra Celik dovrà vedersela con Karsdorp. A sinistra invece con questo modulo Spinazzola, se sta bene, si fa preferire a Zalewski, che può entrare nelle rotazioni dei trequartisti. Il giovane polacco è uno dei pochi giocatori che sa saltare l’uomo nella Roma. Pellegrini potrebbe anche retrocedere a centrocampo, con El Shaarawy o il nuovo arrivato Solbakken a sinistra. Il capitano è un giocatore completo, detta il pressing, sa fare le due fasi. E’ già retrocesso a centrocampo in alcune partite di questa stagione, lo ha fatto per il bene della squadra, perchè a lui piace giocare più avanti, per cercare il gol come ha fatto con successo nella passata stagione.

L'importanza di Dybala e Wijnaldum

Mourinho ripete spesso che bisogna conservare gli equilibri tattici. Non è tipo da sbilanciarsi, ma il ritorno al modulo preferito può dargli più garanzie. Sarà fondamentale il recupero di Wijnaldum, che può agire in una mediana a due dando più dinamismo e qualità nel palleggio. L'olandese ha cominciato il suo graduale reinserimento in gruppo, ma bisogna aspettarlo ancora qualche settimana. Dybala può cambiare le sorti della stagione della Roma. Può dare alla squadra un cambio di marcia, anche da prima punta. Un centravanti atipico, che non dà punti di riferimento agli avversari. Ma intanto va gestito il presente. Mourinho difficilmente cambierà con il Bologna, alla ripresa lo schema sarà lo stesso. Ma gli esperimenti fatti in Algarve portano a pensare a una imminente rivoluzione tattica. Per rendere più pericoloso l’attacco sterile delle ultime partite.


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