Roma, Mourinho contro il Milan con i Fab Four

Il tecnico vuol sfruttare la qualità della squadra: Pellegrini in mezzo, con Dybala e Zaniolo alle spalle di Abraham
Roma, Mourinho contro il Milan con i Fab Four© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
4 min

ROMA - Sembra una trasgressione e invece è un’idea concreta: José Mourinho ha programmato una Roma d’assalto, con i Quattro Meravigliosi contemporaneamente in campo. Dopo le prove di venerdì, che lasciavano immaginare una formazione più abbottonata con Matic nel mezzo e la rinuncia iniziale a Zaniolo, ieri mattina nell’allenamento di rifinitura la Roma ha schierato per tutto il tempo Pellegrini a centrocampo con Dybala e Zaniolo dietro ad Abraham. Se è stato un esperimento da sfruttare a partita in corso oppure la strategia di partenza lo scopriremo stasera un’ora prima della partita. Ma di solito Mourinho non bluffa con i giocatori: alla vigilia delle partite mette in campo gli undici che ha scelto come titolari.

Senza paura

Sarebbe un segnale inequivocabile. Per tenere testa al Milan, che parte favorito anche grazie al fattore campo e alla spinta di San Siro, serve soprattutto coraggio. E il più alto condensato possibile di qualità. Nessuna gabbia per Leao, né accortezze particolari per contenere la fascia sinistra che comprende anche un terzino pericoloso chiamato Theo Hernandez. La sfida è aggredire l’avversario per costringerlo anche a difendersi, con l’equilibrio e il sacrificio dei campioni ma anche con la giusta dose di autorevolezza. Accadde anche in estate in amichevole contro il Tottenham, a Haifa: con l’unica variante di Celik al posto dell’epurato Karsdorp, in Israele Mourinho annichilì Conte battendolo 1-0 (gol di Ibañez da calcio d’angolo) senza concedere occasioni da gol nitide.

I precedenti

In campionato invece la Roma ha utilizzato i quattro, con Pellegrini mezzala, soltanto nelle prime due giornate, contro Salernitana e Cremonese. Gli infortuni di Zaniolo prima e Dybala poi, uniti alla crisi di rendimento di Abraham, hanno ritardato il ripristino del progetto iniziale. che diventerà ancora più intrigante quando tornerà a disposizione Wijnaldum, il centrocampista incaricato di dettare i tempi del gioco.

La chiave

In questo scacchiere diventa fondamentale invece il ruolo di Pellegrini, che preferisce giocare più vicino all’area di rigore avversaria ma per la Roma è pronto a scendere un’altra volta sulla linea dei centrocampisti, per facilitare il palleggio in uscita e resistere con maggiore efficacia al pressing. Il capitano in questi giorni ha chiesto ai compagni di giocare con leggerezza, senza paure. E ha indicato la strada segnando il primo gol dell’anno contro il Bologna. Per uno strano incrocio di destini oggi potrebbe essere un calciatore del Milan, che nel 2017 gli aveva offerto un contratto di 3 milioni a stagione per strapparlo alla Roma di ritorno dal Sassuolo. Ma la voglia di rientrare e il senso di appartenenza prevalsero sull’aspetto economico. Oggi Pellegrini è ben contento della scelta fatta, che è stata anche ricompensata dalla società con lo stipendio più alto della squadra.

Gli altri

Nel complesso dunque Mourinho, che è squalificato e in panchina sarà rappresentato dal talismano Foti (quattro vittorie su quattro da “primo”, una anche a San Siro contro l’Inter), sembra orientato su due novità rispetto alla sofferta vittoria di mercoledì scorso: Abraham al posto di Tahirovic, che comunque all’esordio da titolare non gli è dispiaciuto, e Zalewski come esterno sinistro in sostituzione di El Shaarawy. Cristante è favorito su Matic per affiancare Pellegrini. Il resto si vedrà nel secondo tempo. Dybala e forse anche Zaniolo non hanno i novanta minuti nelle gambe ma in panchina le opzioni non mancano. 


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