Zaniolo considera chiuso il suo rapporto con la Roma: Pinto nei guai

Irricevibile l’offerta del West Ham, resta il Tottenham: serve il prestito con obbligo di riscatto
Guido D’Ubaldo
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È uno strappo lacerante, una rottura totale. Il rapporto da sempre tormentato tra la Roma e Zaniolo è ai titoli di coda, ma l’epilogo è intriso di veleno. La situazione è precipitata tra mercoledì e ieri. Prima con la rottura dei rapporti tra Tiago Pinto e Vigorelli, l’agente del giocatore, che di fatto ha portato l’azzurro sul mercato. Poi, dopo ore frenetiche, il forfait di Nicolò, che ieri ha comunicato a Mourinho e a Tiago Pinto di non essere disponibile per giocare domani a La Spezia, a casa sua. In questo momento il calciatore non ci sta con la testa, è molto turbato, considera concluso il rapporto con la Roma. Sogna la Juventus e il Milan, ma il suo mercato è solo in Inghilterra, dove ci sono alcuni club interessati. Ma nessuno, né il Tottenham nè tanto meno il West Ham, è disposto ad acquistarlo a titolo defi nitivo (c’è stato anche un sondaggio del Nottingham Forest). Zaniolo si chiama fuori anche per cercare di forzare la mano, per far capire alla Roma che se rimane ferma sulla sua posizione lui rischia di restare in gabbia. Al momento l’unica via percorribile sembra quella del prestito con obbligo di riscatto, solo a determinate condizioni.

A determinate condizioni

Tiago Pinto è disperato, la situazione si è complicata, difficile da gestire per un dirigente come lui che non ha ancora un’esperienza consolidata. E poi ha alle spalle una proprietà che non prevede un piano B. La Roma non è in condizione di acquistare, anche se dovesse incassare soldi dalla cessione di Zaniolo. L’obiettivo dei Friedkin adesso è solo quello di fare plusvalenze per far quadrare i conti, per rimettersi in regola con il Fair Play Finanziario. La rottura con Zaniolo non si può ricomporre. La Roma ha esposto Nicolò, facendo trapelare che è il giocatore che ha chiesto di andare via. Ma all’entourage dell’attaccante non è stato mai presentato un progetto che prevedesse il coinvolgimento di Zaniolo. Così come il rinnovo del contratto è un tema che non è mai stato toccato concretamente. Tiago Pinto deve fare cassa, seguendo la strategia indicata dalla proprietà. Ma per non perdere il patrimonio del giocatore la soluzione migliore sarebbe quella di mandarlo anche in prestito al Tottenham. E il club londinese l’obbligo di riscatto, a determinate condizioni, potrebbe inserirlo. Se Zaniolo va in Inghilterra può rivalutarsi, giocare dieci partite in Premier vale più delle tante prestazioni incolori che sta off rendo in maglia giallorossa. La precaria collocazione tattica fa vivere Nicolò da mesi in un tourbillon di inquietudini. La posizione di Tiago Pinto è rigida: può andare in prestito solo con obbligo di riscatto già fissato. Ma in questa sessione di mercato i soldi non li tira fuori nessuno, si fanno poche operazioni e tutte con prestiti. Se Zaniolo resta alla Roma senza il rinnovo del contratto la sua quotazione precipita drasticamente.

Unica via d'uscita

In altre condizioni si sarebbe trovata una soluzione, ma così diventa molto diffi cile. Il senso di disagio che Nicolò prova alla Roma è cresciuto nelle ultime settimane, in questi giorni è stato lui ad aprire a una partenza. «Se c’è qualcosa preferirei andare via», avrebbe detto al suo procuratore. Anche Mourinho lo ha visto spento nelle ultime partite, per il bene del ragazzo avallerebbe una sua cessione. Ma bisogna trovare una via d’uscita che accontenti tutti. Vigorelli nei giorni scorsi era a Londra e ha incontrato il West Ham per un’altra operazione di mercato. La proposta degli Hammers è di un prestito gratuito con obbligo di riscatto, a 30 milioni di euro più bonus, fissato al 31 dicembre 2023. Tutto a patto che, nella prossima stagione di Premier League, da agosto a dicembre, in campionato arrivino almeno 30 punti. Altrimenti, il primo gennaio 2024, Zaniolo tornerebbe in giallorosso. L’offerta non è stata presa in considerazione dalla Roma, chedeve mettere a bilancio la cessione dell’attaccante entro il 30 giugno. La strada percorribile è quella che porta al Tottenham, la destinazione più gradita di Nicolò, con Conte e Paratici che sono suoi estimatori. Vigorelli sta lavorando su questa ipotesi, ma anche la Roma deve fare un passo in avanti per non perdere il patrimonio del giocatore. La sensazione è che l’operazione può andare in porto se intervengono le rispettive proprietà.

Pellegrini a rischio

Il suo forfait crea problemi a Mourinho. Il tecnico, che anche per oggi ha deciso di non partecipare alla conferenza stampa, dovrà valutare le condizioni di Pellegrini, che ancora non sta bene e anche ieri si è allenato a parte. Aver giocato contro la Fiorentina ha peggiorato la situazione. Il capitano dovrebbe fermarsi per non rischiare. In questo caso alle spalle di Abraham e Dybala potrebbe giocare Volpato. Oppure centrocampo più folto con il 3-5-2.


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