Caro Zaniolo, dia retta a Mancini e si metta al servizio della Roma

Il ct è stato il primo a dare fiducia al giocatore, convocandolo in Nazionale quando ancora non aveva collezionato un minuto in una gara ufficiale con la maglia giallorossa. Anche per questo, il suo consiglio è particolarmente significativo.
Caro Zaniolo, dia retta a Mancini e si metta al servizio della Roma© Getty Images
Xavier Jacobelli
2 min

Roberto Mancini è il commissario tecnico della Nazionale che convocò Zaniolo quando ancora il giocatore non aveva collezionato un minuto in una gara ufficiale con la maglia della Roma. Era il 1° settembre 2018, Nicolò, passato dall'Inter alla Roma il 26 giugno dello stesso anno, aveva da poco compiuto 19 anni. L'occasione fu offerta dalla preparazione del doppio impegno con la Polonia e il Portogallo per la Nations League: dopo Costantino, Maccarone e Verratti, Zaniolo risultò il quarto giocatore chiamato a Coverciano senza avere prima giocato in Serie A. Ha debuttato in Nazionale il 23 marzo 2019, a Udine, sostituendo Verratti nel finale di Italia- Finlandia (2-0). A tutt'oggi, Zaniolo conta 11 presenze e 2 gol. L'excursus s'impone alla luce delle parole che Mancini ha pronunciato a proposito della frattura fra l'attaccante e la Roma che tiene banco in questi giorni precedenti la chiusura del mercato invernale.

Mancini: "Zaniolo? Deve sfruttare il suo talento"

L'occasione non poteva essere più opportuna: è stata offerta al ct dal convegno "Allenare l'azzurro". e chi, meglio di Mancini poteva pronunciarsi sul caso? "Zaniolo è un ragazzo dalle grandi qualità. Credo debba mettersi, come sempre, a disposizione della squadra e sfruttare il suo talento". L'allenatore campione d'Europa non ha avuto bisogno di aggiungere altro: il suo messaggio è partito, forte e chiaro. Caro Zaniolo, soltanto lei e la Roma sapete come stiano le cose e quali siano le ragioni che hanno portato alla situazione attuale. Permetta un sommesso consiglio: dia retta a Mancini e alle sue sagge parole: lei è un patrimonio della Roma e della Nazionale, disperderlo sarebbe un peccato mortale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA