Mourinho: "Potevo andare via a dicembre, ma sono rimasto a Roma"

Il tecnico dopo la vittoria contro l'Empoli: “Se questa squadra avesse giocato contro la Cremonese avremmo vinto in Coppa Italia, ma oggi no. Zaniolo? Deve parlare con la società"
Mourinho: "Potevo andare via a dicembre, ma sono rimasto a Roma"© ANSA
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ROMA - "Potevo andare via a dicembre e invece sono rimasto qua". È la rivelazione shock di Josè Mourinho ai microfoni di Dazn dopo la vittoria per 2-0 contro l'Empoli. Lo Special One, parlando della situazione di ZanioloSmalling, ha svelato questo dettaglio, che si riferisce all'offerta del Portogallo per un posto come nuovo commissario tecnico.

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Mourinho su Zaniolo e Smalling

"Zaniolo non può fare niente - afferma Mourinho -. È un problema della società e deve risolvere con loro, non con me. Il rinnovo di Smalling? Non posso fare niente per convincerlo a rimanere. Penso a ogni giorno, io potevo andare via a dicembre e invece sono rimasto qui. Questa è la mia vita, ogni giorno, ogni partita. Qualche volta sembra che siamo in difficoltà, quasi in situazione di andare in Serie B. Invece siamo lì davanti, insieme ad altre squadre che sono fortissime".

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Mourinho: "Abraham è sempre importante"

Poi sulla vittoria contro l'Empoli, in particolare sulla prestazione di Abraham: "C'è stato un piccolo periodo in questa stagione in cui mi ha creato qualche dubbio. Non sulle sue qualità ma sul suo momento. Ora gioca come prima, ma dico di più: anche se non fa gol il suo contributo è sempre importante. Ha fatto esattamente quello che serviva alla squadra. Abbiamo giocato con la squadra che in questo momento è la più forte. Si sono visti 30 minuti con un piano di gioco perfetto. Intensità si è un pò abbassata. Perché? Perché questa è la nostra natura. Paulo con qualche difficoltà, Lorenzo ha fatto uno sforzo tremendo. Sono contento perché giochiamo con le nostre limitazioni. Ma facciamo quello che dobbiamo fare. Abbiamo fatto 3 punti con una squadra difficile. L’ho detto anche a Zanetti".

Mourinho: "Con questa squadra eravamo in semifinale"

Mourinho è poi ritornato sulla sconfitta contro la Cremonese, che è costata l'accesso in semifinale di Coppa Italia: "Penso che c’è gente allo stadio che non lo capisce. Abbiamo gente che nella stampa doveva capire. Questa è la nostra realtà. Se giocava questa squadra contro la Cremonese eravamo in semifinale di Coppa Italia. Facciamo sempre il massimo e lavoriamo tanto. Oggi prima della partita ho detto che dovevamo entrare in campo con uno zaino pieno di tristezza e frustrazione. Perché siamo solo noi. Solo noi. La verità è che facciamo il massimo. Sempre".

Mourinho su Belotti

Sul poco minutaggio per Belotti: "Avrà più spazio con l’Europa League. Belotti è arrivato tardi e ha avuto degli infortuni. Ora è in una buona condizione fisica, per questo motivo ha fatto bene nell’ultima partita. Ha fatto un buon lavoro, come Abraham oggi. Belotti sta crescendo, così come la mia fiducia nei suoi confronti. Nel calcio possono giocare solamente in 11. Le altre squadre possono avere in panchina giocatori incredibili e non vengono fatte queste domande. Giocare con Abraham e Belotti insieme è difficile, chi lascio in panchina? Trenta secondi sono meglio di zero e aiuta la squadra a vincere. Da giocatore vuoi giocare sempre ovviamente e io voglio vincere la partita e quei trenta secondi mi aiutano a vincere la partita”.

Mourinho: "Ogni infortunio o squalifica è un problema"

"Il campionato è una maratona, possono succedere tante cose. Infortuni sono normali nel calcio, le squadre che possono però avere meno infortuni arrivano a fine maratona con una classifica migliore. Per noi ogni infortunio e squalifica è un problema, così come una forma che un po’ si abbassa come normale. Le squadre che non soffrono hanno più possibilità di arrivare fino in fondo. Con una partita a settimana possiamo fare una cosa “importante”, altrimenti tutto diventa più difficile. Qualche tifoso non lo capisce, ma è normale, fanno un altro mestiere, la gente della stampa anzi dei social, Twitter o altro, fanno finta di non capire. Io sono con i miei giocatori".

Mourinho sui fischi per Pellegrini

Poi sui fischi per Pellegrini durante la sua uscita dal campo: "Qualcuno non capisce lo sforzo, i sacrifici. Lorenzo ha giocato 95’ due giorni fa, oggi 93’, non è facile, però va bene così. Lui sa che il suo allenatore rispetta lui, i suoi sforzi e tutto quello che fa per la squadra. Non parliamo di 60mila persona, 20-30 o 50 persone che fischiano non è una grande espressione".

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Mourinho su Camara e Solbakken

Su Camara e Solbakken: "Camara è qui in prestito per aiutare, non viene per fare storie all’interno dei suoi limiti e aiuta. Solbakken non lo abbiamo comprato, neppure lui. È arrivato a gennaio e nelle dinamica della squadra non capisce quello che capiscono giocatori che stanno con noi da un anno e mezzo. Se dovevo cambiare Dybala dopo mezz’ora cerco di mantenere gli stessi principi, se invece mancano 20 o 25’ mi serviva altro, non volevo rischiare con un giocatore che non conosce neppure la differenza tra moduli o tra pressare alto e basso. Devo imparare a pressare alto e basso". Poi chiude affermando: "Per me 40 punti sono straordinari finora".


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