Zaniolo non vede l’ora di ricominciare: ecco come sta vivendo la trattativa con il Galatasaray

È rimasto a La Spezia in famiglia ma si darà da fare in queste ore per farsi trovare pronto per la nuova avventura. Anche i genitori favorevoli al trasferimento
Guido D’Ubaldo
3 min

ROMA - È un’anima in pena. Nicolò Zaniolo senza calcio non sa stare. In Turchia sono gli ultimi giorni di mercato, si chiude mercoledì. Sono gli ultimi giorni per sperare di rimettersi in gioco. Perché anche le recenti dichiarazioni di Mourinho e Tiago Pinto lasciano le porte chiuse al giocatore. Sbarrate. La linea adottata dalla proprietà è molto rigida, difficilmente i Friedkin torneranno indietro.  
Nicolò rischia davvero di restare fermo mesi. Così ieri, quando ha saputo che il Galatasaray faceva sul serio, il giocatore, sostenuto dai genitori, ha chiesto all’agente Claudio Vigorelli di verificare la fattibilità del trasferimento e di portarlo avanti.

L'affondo

Dentro l’operazione c’è l’intermediario George Gardi, lo stesso che ha portato Icardi al Galatasaray. Nicolò troverebbe anche giocatori che ha incrociato in Serie A: Sergio Oliveira, che è stato suo compagno alla Roma nella scorsa stagione, Mertens e Torreira, oltre all’ultimo acquisto Ayhan, appena arrivato dal Sassuolo. Nicolò ha capito che con la Roma è finita e deve trovare una via d’uscita. Il più presto possibile. Per questo è pronto a trasferirsi in Turchia e da ieri ha cominciato a seguire il Galatasaray sui social. Ha messo i like a Torreira e a una foto di Mertens sul profilo della squadra turca. Ha cominciato a chiedere informazioni.

I certificati

Zaniolo è rimasto a La Spezia, giustificato da un certificato medico. Farà qualcosa per non restare fermo, si allenerà da solo, per non perdere la condizione, per farsi trovare pronto se la trattativa con il Galatasary dovesse andare in porto. La visita medica che ha sostenuto venerdì a Roma, prima di rientrare in Liguria, ha confermato uno stato di ansia legato all’aggressione sotto casa nei giorni scorsi. Episodio che, per la verità, secondo le ricostruzioni della società, è stato molto circoscritto. Ma di fronte a una situazione del genere, così delicata, nessun medico si prenderebbe la responsabilità di certificare che un paziente è guarito, se lo stesso dichiara di avvertire ancora stati d’ansia.  
Quindi nei prossimi giorni, quando Nicolò dovrà ripresentarsi alla visita di controllo, potrebbe marcare visita nuovamente. Diventerebbe una situazione insostenibile, per chi come lui senza calcio non sa stare. Per questo motivo Zaniolo spera davvero di poter prendere il primo aereo per Istanbul. Perché a Roma troverebbe sempre le porte chiuse e rischierebbe di restare fermo almeno sei mesi. E a quel punto trovare un’altra sistemazione sarebbe ancora più complicato. 


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