Roma, flop doppio impegno: quando si gioca ogni tre giorni è dura

Mourinho, che conosce i suoi giocatori come nessuno, sa che la squadra fatica a giocare contemporaneamente in campionato e in coppa anche se non cerca alibi
Roma, flop doppio impegno: quando si gioca ogni tre giorni è dura© Getty Images
Chiara Zucchelli
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L'ultima volta che la Cremonese aveva vinto una partita di Serie A metà dei giocatori della Roma in campo stasera allo Zini non erano neppure nati. Non solo: era dal 1930 che la Cremonese non batteva i giallorossi in casa. Questo tanto per far capire la portata di un successo storico per la squadra di Ballardini che, al netto di un arbitraggio discutibile, ha meritato a casa la vittoria. La Roma no. La Roma non ha mai tirato in porta nel primo tempo, ha attaccato nella ripresa riuscendo a incidere pochissimo - e infatti ha segnato Spinazzola, appena 4 gol in Serie A in carriera - e, soprattutto, ha dimostrato ancora una volta di faticare tanto, tantissimo, quando gli impegni sono ravvicinati.

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La squadra di Mourinho giovedì scorso ha combattuto, e vinto, contro il Salisburgo, ma le tossine di ieri sono state fatali oggi. Perché Mourinho, che i suoi giocatori li conosce come nessuno, sa bene che la squadra va in difficoltà quando deve competere su due fronti. Fatica come qualità e come mentalità. Lui, però, non cerca scuse: "Se giochi giovedì e martedì non c'è stanchezza". La classifica è ancora buona, perché la Roma è quinta ad appena tre lunghezze dal secondo posto, ma la volata Champios si combatte  punto a punto visto che, con i giallorossi, Inter, Milan, Lazio e Atalanta si giocano tre posti in appena sei punti. Nulla è perduto, ma domenica all'Olimpico arriva la Juventus, giovedì la Real Sociedad, poi il Sassuolo, la trasferta in Spagna e, infine, il derby. Scontro diretto che più diretto non si può. La speranza di Mourinho è che la continuità del 2023 torni subito: in fondo in questa stagione, dopo il ko di stasera e l'eliminazione in Coppa Italia, la bestia nera Cremonese non ci sarà più.


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