La Roma è agitata: ma c’è un dato che non torna

La squadra ha preso tre rossi in due partite: i nervi saltano soprattutto in panchina
La Roma è agitata: ma c’è un dato che non torna© BARTOLETTI
Roberto Maida
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ROMA - Bollettino del derby: due espulsi, Ibañez e Cristante. Report di Roma-Sassuolo: fuori Kumbulla per un calcione a Berardi. Se bastassero due indizi, dovremmo parlare di una squadra completamente impazzita. Eppure analizzando il campionato della Roma possiamo constatare un percorso di crescita sotto l’aspetto disciplinare, frutto di un ottimo lavoro svolto a Trigoria con la consulenza dell’ex arbitro Calvarese.

Serie A, la classifica dei cartellini

All’agitazione della panchina, che ha prodotto tre espulsioni e altrettante squalifiche per Mourinho, non corrisponde insomma un atteggiamento esasperato dei giocatori. I tre rossi incassati nelle ultime due partite, guarda caso senza l’allenatore a calmare gli animi in quanto sospeso dalla giustizia sportiva per l’effetto Serra, sono stati i primi in questa edizione della Serie A. L’altra espulsione stagionale, in Europa League, aveva punito Zaniolo contro il Betis durante l’autunno. Complessivamente la Roma è anzi la quarta squadra più disciplinata d’Italia per numero di cartellini ricevuti: 56 gialli e 3 rossi, per un totale di 59. Meglio hanno fatto solo i migliori d’Italia, cioè l’inarrivabile Napoli, più l’Inter che fino alla scorsa settimana era seconda in classifica e la Juventus che, al netto della penalizzazione, sarebbe seconda oggi. Più si sale in classifica, quindi, minori sono i provvedimenti degli arbitri, meccanismo che ha una sua logica. Ma la Roma, che per i punti conquistati sul campo sarebbe sesta, ha ottenuto risultati di fair play uguali alla Lazio (seconda nella classifica “vera”) e all’anomalo Milan che è tra le squadre più sanzionate del campionato con 70 tra ammonizioni ed espulsioni.

Evoluzione Roma

Il simbolo del progresso comportamentale è Gianluca Mancini, che lo scorso anno veniva squalificato un giorno sì e l’altro anche a causa del cumulo di ammonizioni. Quest’anno ha beccato il quinto giallo proprio domenica scorsa nel derby (e quindi salterà la prossima partita contro la Sampdoria) ma nelle prime 27 partite non era mai stato sospeso. Nel campionato 2021/22 era stato fermato già alla diciassettesima giornata. Poi aveva saltato la Juventus per il doppio giallo incassato contro il Milan e aveva rimediato altre tre squalifiche, due in campionato e una in Conference League, chiudendo la stagione con la fama di difensore più ammonito d’Europa: 16 volte in Serie A, 6 in Conference, 1 in Coppa Italia, per un totale di 23 gialli su un totale di 46 presenze. Uno ogni due partite. In questa stagione Mancini ha cominciato malissimo in Euroleague, beccandosi la squalifica per Roma-Ludogorets, ma tra campionato e coppe è sceso a 10 ammonizioni in 37 partite. Non parliamo ancora di uno scolaro modello ma di uno studente che si sta applicando.


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