Totti e l'aneddoto sull'arbitro del suo esordio: il racconto è toccante

Il figlio di Robert Antony Boggi, direttore di gara scomparso a dicembre, racconta un incredibile retroscena che coinvolge il mito della Roma
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ROMA - Ricordi che affiorano a trent’anni di distanza. L’esordio in Serie A è una di quelle emozioni che non si dimenticano facilmente: ogni dettaglio resta stampato nella mente. Ed è stato così anche per l’ex capitano della Roma Francesco Totti che martedì scorso ha celebrato il trentesimo l’anniversario del proprio esordio in Serie A contro il Brescia. In pochi ricordano l’arbitro di quella partita del 28 marzo 1993, ma Totti non lo ha mai dimenticato.

L’aneddoto del figlio

Il direttore di gara di quella partita era Robert Antony Boggi, arbitro di livello assoluto precocemente scomparso il 29 dicembre scorso. Il numero dieci della Roma non lo ha mai dimenticato, e il figlio Pasquale - anch'esso arbitro - ha raccontato con grande emozione, su Facebook, un curioso aneddoto che riguarda suo papà: “Nel 2010, mio padre aveva smesso di arbitrare da 10 anni, ma andò a fare il commissario arbitrale all’Olimpico - le parole di Pasquale Boggi - a fine partita, mentre stava lasciando gli spogliatoi, Totti da lontano lo riconobbe, lasciò quelli che aveva intorno e lo andò a salutare con un affetto che lo sorprese. Alla domanda “ma come fai a ricordarti di me dopo tanto tempo?”, Totti rispose più o meno “aho! M’hai fatto esordì, te pare che me dimentico!”. Così, se Totti aveva realizzato confusamente di aver esordito in A, mio padre ha scoperto solo 20 anni dopo che l’arbitro di quella partita era lui! Se ne era completamente dimenticato“.


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