Roma, Bove decisivo per l'Europa League: si lavora al rinnovo di contratto

Poteva partire, invece è rimasto. In Germania ha giocato persino da quinto a destra. Il manager Tavano: "Aspettiamo fine stagione, ma stiamo già chiacchierando"
Roma, Bove decisivo per l'Europa League: si lavora al rinnovo di contratto© ANSA
Roberto Maida
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INVIATO A LEVERKUSEN - Alla fine, stremato, ha cacciato un urlo rivolto verso i tifosi della Roma. In pratica era un’esultanza rivolta a se stesso, che per questi colori si lancerebbe nel fuoco sin da quando è bambino. Edoardo Bove ha capito forse in quegli attimi concitati, con la BayArena ancora in subbuglio, di aver combinato qualcosa di grande: c’è stato un solo gol tra le due semifinali e lo ha segnato lui, il centrocampista più giovane della rosa, che fino al 30 gennaio sembrava destinato al Sassuolo (8 milioni offerti sull’unghia) e che Mourinho ha trattenuto a Trigoria. 

La duttilità di Bove

In estate gli era capitato di giocare centrale difensivo a destra. All’inizio del campionato è stato utilizzato come trequartista. Nel suo ruolo, che è quello di mezz’ala, ha dimostrato la sua maturità, non solo per i gol (c’è anche quello molto importante contro l’Udinese) e per le corse dietro agli avversari. Ma giovedì contro il Leverkusen ha superato se stesso: quando sono saltati tutti gli esterni, a parte l’amico fraterno Zalewski che è un altro 2002 e giocava sull’altra fascia, è stato lui a piazzarsi a destra come terzino puro di una difesa a cinque. Ovviamente ha fatto un figurone. E la sensazione è che non abbia espresso ancora buona parte del potenziale. Impegnato nell’apprendimento di compiti nuovi, adeguati a un livello d’intensità molto superiore rispetto ai campionati giovanili, Bove ha dovuto un po’ trascurare la qualità, che è parte integrante del suo repertorio. 

Bove, l'amore per la Roma

Con pazienza sprigionerà anche quella. La priorità adesso è godersi i momenti di felicità esplosiva. Perché Edoardo ha passato anche giorni di dubbi, specialmente in autunno, quando vedeva che gli passavano davanti anche colleghi meno bravi. Ma si è fidato del suo allenatore e di chi gli sta accanto: la sua splendida famiglia, con papà Giovanni che continua a seguirlo in quasi tutte le trasferte, e il suo procuratore storico, Diego Tavano, che lo ha scoperto quando era in piena adolescenza. "Ma il merito è tutto di Edo - ha spiegato a Calciomercato.it. - io ho solo cercato di aiutarlo con la mia presenza. Ora mi sento solo di consigliargli di non esagerare con le prestazioni: a Leverkusen è stato commovente e sta rendendo importante anche me, che per di più tifo Roma". Ora c’è aria di rinnovo contrattuale: "Abbiamo già fatto una chiacchierata informale con Tiago Pinto. Ma non c’è fretta, prima bisogna concludere la stagione".  

Bove, un investimento per la Roma

Del resto un capitale del genere, una manifattura d’artigianato, è anche una garanzia sul futuro. A 21 anni appena compiuti Bove vale già almeno 20 milioni ed è finito nel radar di Roberto Mancini, che presto lo chiamerà in Nazionale. La Roma ovviamente se lo tiene stretto. E nella prossima stagione conta di sfruttarne il talento quasi a tempo pieno. Con Lorenzo Pellegrini, il capitano che lo ha preso sotto braccio sin dai primi giorni di convivenza nello spogliatoio, il centrocampo del settimo municipio - Bove è dell’Appio Latino, Pellegrini di Cinecittà - è ormai realtà.


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