Roma, un altro sold out all'Olimpico per l'abbraccio di fine stagione

I tifosi ringrazieranno la squadra per l’impegno nella sfortunata finale di Europa League
Roma, un altro sold out all'Olimpico per l'abbraccio di fine stagione© Fabrizio Corradetti/LaPresse
Lorenzo Scalia
4 min

Destinazione Olimpico. Il popolo giallorosso ha un altro grande appuntamento: Roma-Spezia, ultima di campionato. Una partita importante in chiave qualificazione europea, al netto delle vicende extracampo della Juventus. È già certo il sold out per l’abbraccio post finale di Europa League. Allo stadio, infatti, sono attesi 62.000 spettatori. Il tutto esaurito è una costante che va avanti da tanti mesi per l’effetto Mourinho. Nessun seggiolino sarà libero neanche stavolta. Perché non è una coppa in più o in meno a spostare gli equilibri di un grande amore. Soprattutto se sfuggita per dettagli dipendenti e indipendenti dalla Roma.

Il tributo alla squadra dopo la finale di Europa League

Nessuno si vuole perdere Roma-Spezia. Il motivo principale? Dare il giusto tributo a una squadra che ha dato il massimo in 120’ contro il Siviglia, subendo la sconfitta ai calci di rigori ma anche torti arbitrali difficili da mandare giù. Quindi ci saranno i tifosi che hanno raggiunto Budapest in macchina, macinando oltre 2400 chilometri tra andata e ritorno. Non mancheranno poi, in larga parte, i romanisti che hanno riempito l’Olimpico per vedere la finale sui maxischermi. Sembrava una partita vera, con i giocatori in campo. Perché i cori, la passione e voglia di Roma erano le solite. L’atmosfera magica l’hanno creata più di 55.000 persone. Anche la serata “a distanza“ va registrata come un sold out. Perché il club ha deciso di non vendere i biglietti per i posti più laterali di ogni settore dato che la visuale sui maxischermi non sarebbe stata perfetta.

L'abbraccio dell'Olimpico 

Applausi e ovazioni. E perché no degli striscioni di incoraggiamento. A partire da Pellegrini e Mancini, i due capitani, come li ha definiti Mourinho prima delle battaglia di Budapest. In linea generale sarà questa la cornice attorno alla Roma. Già, l’Olimpico è pronto ad abbracciare la squadra già prima del fischio d’inizio, alla lettura delle formazioni, ma anche durante il film di Roma-Spezia, a prescindere da quale risultato entrerà nell’almanacco. L’abbraccio sarà rivolto anche a chi non ha giocato una partita perfetta a Siviglia, vedi per esempio Ibañez.  

Ultima di Wijnaldum tra i fischi?

Probabilmente qualche fischio sarà riservato a Wijnaldum, scaricato dai tifosi via social sia perché non ha inciso, mostrando un atteggiamento quasi indolente in finale, sia perché durante i rigori i giocatori erano tutti abbracciati, tranne lui che ha visto i penalty con le mani incrociate dietro la schiena. Il suo apporto alla causa Roma è stato quasi nullo dopo il terribile infortuno alla tibia che l’ha tenuto fuori nella prima parte della stagione. Wijnaldum è in prestito con diritto di riscatto dal Psg. Molti tifosi su Instagram l’hanno invitato (poco pacatamente) a lasciare la città a fine stagione. 

Fiducia totale a Mourinho

Zero dubbi: i tifosi vogliono Mourinho sulla panchina della Roma anche nella prossima stagione, chiaramente insieme a Dybala, il fuoriclasse della rosa. Loro rappresentano parte della base dalla quale ripartire nei desideri di chi vive l’Olimpico. L’allenatore è squalificato e quindi seguirà la partita in una saletta privata dello stadio. La gente della Roma però si farà sentire, lanciando uno o più messaggi a senso unico per confermagli la fiducia totale, per “convincerlo“ a restare alla guida della Roma per il terzo anno di fila. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA