Ha scelto, con moglie e figlie, di tornare a Torino per un fine settimana all’insegna degli amici che per sette anni hanno fatto parte della sua vita. Chi ha avuto modo di incontrare, nei suoi luoghi del cuore, Andrea Belotti nei giorni scorsi lo ha descritto come sereno, motivato, felice. L’attaccante della Roma ha messo definitivamente alle spalle i problemi della scorsa stagione, che non è stata facile né per lui né per la sua famiglia. Andrea alle prese con i problemi fisici e poca preparazione, sua moglie in attesa della seconda figlia e con la primogenita di neppure due anni, una città profondamente diversa da quella a cui erano abituati, la Roma che non andava sempre benissimo, i gol che non arrivavano: Belotti sembrava entrato in una spirale negativa. Il rinnovo di giugno e la preparazione fatta per intero hanno invece cambiato, anzi stravolto, le cose. E oggi l’ex capitano del Torino ha ritrovato serenità, fiducia e motivazione.
Roma, Belotti e la concorrenza
Non è spaventato dalla concorrenza anche perché sa che gli spazi non mancheranno. Lukaku e Dybala sono la coppia titolare ma entrambi, negli ultimi anni, non sono stati campioni di continuità. Il belga e l’argentino, poi, hanno la nazionale e sognano Europeo e Coppa America, mentre per ora Belotti è fuori dal giro di Spalletti. Con tante partite a disposizione, l’attaccante conta di avere occasioni e possibilità e per questo, a Trigoria, si allena senza problemi. Sa di avere la fiducia di compagni e allenatore e sa pure che, con una buona condizione fisica alle spalle, può tornare ad essere quel giocatore che, tra Palermo e Torino, non ha mai avuto problemi davanti al portiere avversario.
Roma, Belotti si scalda per l’Europa League
La sensazione è che Belotti potrà essere l’uomo di coppa anche perché in Europa non ci sarà Azmoun, fuori dalla lista. D’altronde, già lo scorso anno ha dimostrato di avere un buon feeling con l’Europa League, viste le tre reti sulle sei totali. Logicamente Belotti, che a dicembre compirà 30 anni, si aspetta da se stesso numeri diversi e anche Mourinho e la società sperano - e vogliono - un rendimento maggiore, ma le premesse sembrano buone. L’esordio è stato ottimo contro la Salernitana, nelle due partite contro Verona e Milan non è stato brillante (come del resto la Roma tutta), ma è chiaro che non è stato il peggiore in campo.
Mourinho ha puntato su Belotti
Soprattutto ha fornito buone garanzie fisiche e questa è la notizia migliore. Anche perché, insieme a Rui Patricio e Cristante, considerando i recuperi, con 312’, è il giocatore più impiegato non solo della Roma, ma della Serie A. Un dato che conta poco, in assoluto, ma dopo i problemi dello scorso anno per Belotti è qualcosa di importante. Il resto, poi, verrà da sé. Mourinho se lo aspetta.