ROMA - Due gol nelle prime due partite da titolare con la maglia della Roma. Una cosa è certa, chi al suo arrivo nella Capitale aveva dubitato del suo stato di forma dopo un’estate trascorsa a lavorare individualmente, adesso dovrà rimangiarsi tutto e ammettere che Big Rom ha lavorato da vero professionista. Romelu Lukaku si è preso la scena in questi primi dieci giorni in giallorosso, non solo per lo sbarco a Ciampino davanti a oltre 5mila persone, o per la presentazione in grande stile davanti al Colosseo, ma per le sue prestazioni in campo. Due partite da titolare, due gol, e sei punti. Tre in campionato e tre nella prima gara del girone di Europa League. Era destino? Probabile. Perché è dalla stagione 17-18, quella al Manchester United di Mou, che Big Rom va a segno alla prima da titolare in ogni stagione. E anche con l’Empoli ha centrato l’obiettivo. Mentre in Europa... Giovedì sera ha firmato il suo dodicesimo gol consecutivo nella competizione Uefa. Dodici di fila, niente male. Un vero e proprio record e un avvio stellare per lui alla Roma.
Record e gol
Due gol nelle prime due partite d’esordio da titolare in giallorosso: non accadeva da tredici anni, dall’arrivo a gennaio di Luca Toni nel 2010 che segnò una doppietta nella sua seconda gara da titolare in giallorosso. E la Roma si gode il suo bomber. Perché finalmente ha a disposizione un centravanti che la butta dentro anche nei momenti più complicati della partita. Non tanto contro i toscani, quanto contro un buonissimo Sheriff che aveva trovato il pareggio e stava assaporando l’idea di frenare la squadra di Mou. Invece è bastato il guizzo di Dybala, il colpo di tacco di Cristante e due dribbling di Romelu per firmare il 2-1 e tornare a casa con un successo importante per il girone di Europa League. Quando arriva un pallone giocabile (e non sempre spalle alla porta), Lukaku è pronto a sfruttarlo. Non è un caso che abbia segnato più dei suoi expected goals: in tre partite, secondo i dati, avrebbe avuto l’occasione di segnare quasi mezzo gol. E invece è già a due.
Tanto lavoro
L’uomo della provvidenza per la Roma, sicuramente per Mou che se avesse avuto la scorsa stagione un centravanti così prolifico probabilmente avrebbe raggiunto anche la Champions League nonostante gli infortuni e la carenza di gol degli altri attaccanti (Dybala escluso naturalmente). Se lo gode ora, con un Big Rom già in forma e che ha tanto lavorato in estate per farsi trovare pronto per la sua prossima squadra. Insieme al suo preparatore Bert Driesen si è allenato tre-quattro ore al giorno per tutto luglio e agosto, restando in forma e cercando di non perdere massa muscolare o prendere invece quella grassa. Gli è mancato solo il ritmo partita, quel lavoro specifico che si fa in squadra e che, escluso dal Chelsea, non ha potuto svolgere. Giovedì sera Mou lo avrebbe fatto uscire prima per preservarlo, ieri al rientro a Trigoria Romelu ha svolto solo un leggero lavoro di scarico in palestra e poi si è concesso un po’ di relax anche in piscina per recuperare le energie.
Rimpianto estero
Magari leggendo intanto sul suo telefono cosa scrivono adesso di lui sia in Belgio sia in Inghilterra. Dal suo Paese arrivano solo elogi, forse il più interessante è legato alla “terapia di coppia” di Big Rom e la Roma: «Entrambi si stanno facendo del bene e si stanno aiutando a vicenda per guarire dai rispettivi problemi», scrive Rtbf. E ha ragione, perché Lukaku ha trovato nella Roma un club per rilanciarsi dopo una stagione di alti e bassi all’Inter, e la Roma ha trovato un bomber che lo possa aiutare a tornare finalmente in Champions League. E in Inghilterra? Diciamo che una parte dei tifosi del Chelsea adesso lo stanno rimpiangendo visti i problemi del club in fase realizzativa. Giovedì sera hanno visto segnare Lukaku ma anche Aubameyang (col Marsiglia), altro attaccante scaricato dai blues. Una beffa per i tifosi londinesi, assoluto godimento per quelli romanisti che non vedono l’ora di rivedere Big Rom all’opera già contro il Torino.