Daniele De Rossi dice tutto: dal mercato a Dybala, passando per Bove e Abraham. Per la prima volta da quando è iniziata la preparazione, il tecnico della Roma incontra i giornalisti dopo l'amichevole con il Tolosa e rivela come stanno davvero le cose. Ecco le sue parole.
De Rossi e la prima preparazione da allenatore
"Non c'è nulla di diverso dalle preparazioni fatte da calciatore, sono quelle le sensazioni. Si lavora forte, in maniera intensa, non c’è la paura di arrivare alla partita con le gambe pesanti perché l’obiettivo è un altro. Siamo qui a casa e ne abbiamo fatte tre o quattro da calciatori. È bello perché è la mia prima esperienza sotto questo punto di vista tutto normale, grande affinità col mio staff, avevamo iniziati a lavorare da tante settimane. Nulla di sorprendente e di istantaneo ora spettiamo qualche risposta in più nei prossimi giorni. Ho chiesto a un giocatore come stesse al 71’ e mi ha detto come all’inizio morto”.
De Rossi parla di Dybala falso nueve
"La mia scelta è anche figlia del fatto che Dybala è stato fuori 5 giorni e Tammy è stato fuori per un piccolo acciacco qualche giorno e li ho alternati. È una soluzione e abbiamo in testa di prendere esterni che possano dialogare con lui anche quando lui si abbassa. È un ruolo che lui può fare ma la squadra si deve muovere di conseguenza. Se ci aspettiamo che lui sia l’attaccante boa sbagliamo a metterlo lì. Se ci muoviamo in funzione sua pensando di avere un esterno in più o un trequartista in più, è una cosa interessante e secondo me da riprovare perché ci dà molta più copertura sulle fasce quando mettiamo giocatori esplosivi".
De Rossi e le condizioni della Roma
“Vedo lo stimolo in allenamento. Nei primi 15 minuti ho visto delle palle recuperate molto bene, i ragazzi sono stanchi. Due giorni fa li abbiamo spappolati. Ai miei tempi si facevano le corse la mattina della partita, queste gare servono, vanno fatte seriamente ma il risultato conta poco. Se vinci calmi l’ambiente, se perdi si crea un po’ di apprensione ma stiamo lavorando bene. Se oggi li avessi visti a duemila 90 minuti mi sarei preoccupato perché saremmo arrivati lessi a ottobre”.
Abraham, Bove e il mercato della Roma
"Tammy è un giocatore forte della nostra rosa, poi il mercato ti racconta che anche chi pensavi di tenere va via e chi pensavi fosse in uscita è rimasto e ha fatto stagioni incredibili. È un giocatore importante per noi e potrebbe avere molto mercato. Si è ripreso, l’ho visto negli ultimi sei mesi rientrando da un infortunio molto grande. So che quello che ho visto non è il vero Tammy e noi ci puntiamo. Non c’è problema nel puntare nei giocatori forti e lo stesso vale per Edoardo. Io vedo, parlo col direttore e vediamo le opportunità che dà il mercato e le richieste dei giocatori. A volte i giocatori hanno bisogno di più spazio, scalpitano e io questo lo capisco e devo accettarlo. Per il resto vedremo - prosegue De Rossi - , può essere tutto a volte per parlare delle entrate dobbiamo pensare anche alle uscite, vedere chi entra chi esce. È un discorso molto ampio, è un puzzle. Non vai lì e prendi un giocatore, alcune volte vedi un giocatore e pensi che lo vuoi. Altre volte vedi le opportunità che escono fuori nel mercato e ne approfitti”. L’anno sorso ha guidato la rimonta della sua Roma. Percepisce gli avversari che ha provato a rimontare più vicini?“È troppo presto, un bilancio lo facciamo il 1settembre. Ma l’anno scorso il 1 settembre mi sarei aspettato il Bologna sotto. Ci sono squadre che sorprendono, che vanno al di sotto come il Napoli. Dobbiamo vedere il nostro percorso, il mio. Abbiamo fatto 34 punti in 18 partite, una media che non mi dispiace ma che va migliorata assolutamente. Stiamo lavorando per portare qualità a questa squadra e per far sì che migliorare questa media non sia troppo difficile. Un bilancio ora sarebbe ingeneroso. Mancano delle posizioni da coprire, mancano dei giocatori ma la sensazione è che verranno calciatori forti. Prima arriva meglio è però il mercato è così. Anche le altre squadre magari non si sono mosse ma avevano bisogno di cambiare due tre giocatori. L’anno prossimo dovremo cambiare molto di meno. È un discorso di tre anni e non si può volere tutto subito. A volte anche io vorrei 10 giocatori in una botta ma bisogna avere pazienza. La squadra sarà forte a settembre come lo era l’anno scorso e si seguirà il progetto che abbiamo pianificato con il ringiovanimento”
De Rossi e una telefonata speciale
"Su Mikautadze? Non devo parlare di un giocatore di altre squadre e non è corretto entrare nel merito di quella chiamata che c’è stata e avevo avuto una risposta positiva. Ma non devo parlare del contenuto di quella chiamata”.