Ranieri: "Roma ha l’anima fredda. Friedkin, i soldi non bastano". E su un ritorno in panchina…

All'indomani della sconfitta con l'Inter e della nuova contestazione della Sud, l'ex tecnico giallorosso è tornato a parlare della proprietà americana
Ranieri: "Roma ha l’anima fredda. Friedkin, i soldi non bastano". E su un ritorno in panchina…© LAPRESSE

Dall'andamento del campionato al momento negativo della Roma di Ivan Juric, passando per la rivoluzione tecnica della Juve e i segnali di ripresa del "suo" Cagliari. A tutto Claudio Ranieri, allenatore in attesa di diventare selezionatore, dopo l'ultima esperienza sulla panchina dei sardi. La capitale, intanto, ribolle di rabbia e passione, all'indomani del ko interno con l'Inter di Simone Inzaghi.

Ranieri: "Roma anima fredda, manca una figura di riferimento"

Intercettato dalle frequenze di Rai Radio Uno nel corso della trasmissione "Radio Anch'io Sport", Claudio Ranieri ha detto la sua sulle prime otto giornate di Serie A, con un occhio particolare alle sue ex squadre e al difficile momento vissuto dalla Roma di Ivan Juric: "La Roma sembra un'anima fredda, senza personalità - ha subito evidenziato Sir Claudio -. Non ho capito come si sono comportati con De Rossi: se lo confermi e gli fai un contratto di tre anni, stai dicendo a tutto il mondo che stiamo costruendo una nuova squadra. A quel punto dai il tempo al tuo giovane allenatore di poter fare il suo lavoro. Non puoi mandarlo via dopo quattro giornate. Per cosa? Allora vuol dire che hai sbagliato la programmazione prima".

E poi ha aggiunto: "Alla Roma manca una figura di riferimento. Non si possono colpevolizzare i Friedkin fino in fondo, perché ci hanno messo tanti soldi. Ma stanno dimostrando che solo i soldi non bastano. Manca ancora qualcosa in una società in cui un punto di riferimento è molto importante. Roma è una piazza molto particolare: i tifosi vanno coccolati, aiutati, sospinti. Così invece sembra che ci sia freddezza".

Ranieri: "Ritorno in panchina? La voglia è tanta"

Pur attendendo la chiamata di una nazionale, considerando che il Cagliari sembra essere stato il suo ultimo club da allenatore, Claudio Ranieri inizia a sentire il richiamo della panchina. Nostalgia canaglia, verrebbe da dire. Ma l'ex manager del Leicester non ha particolare fretta e aspetta il momento giusto: "Non lo so, non lo so...la voglia è tanta. Vediamo, siamo alla finestra".


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Ranieri su Juve, Milan e corsa Scudetto

Chi ha cambiato tanto è senza dubbio la Juve, guidata dalle idee di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. I risultati stanno arrivando, nonostante le molteplici assenze registrate nell'ultimo periodo. "Ha cambiato tutto e non si può chiedere subito la luna - ha sottolineato Ranieri -. Lo stesso vale per il Milan, che però ha sette punti da recuperare. L'anno scorso non andava bene Pioli, quest'anno giustamente si cerca di preservare Fonseca. I tanti 1-0? Ci sono tante partite belle, difficili e combattute, è un bene per il calcio".

La corsa Scudetto resta apertissima, ma il Napoli di Antonio Conte continua a vestire i panni di battistrada: "Senza fare nomi, io dico che quando Conte prende una squadra, se non arriva primo arriva secondo. Non voglio caricarlo di responsabilità, ma anche il fatto di non avere le coppe inciderà molto quando arriveremo a marzo-aprile. Credo che quest'anno ci sia più compattezza in testa alla classifica. Sarà molto più bello".

Ranieri e quella frase di Gasperini su Zaniolo

Ranieri ha poi precisato: "Le uniche due che non hanno cambiato sono Inter e Atalanta, tutte le altre hanno cambiato. Il Napoli è partito bene, mi sembra la squadra messa meglio. Conte giustamente dice che non deve vincere il campionato, ma creare una squadra forte per i prossimi anni. Intanto però sta veleggiando in testa alla classifica. Oltre a vincere, il suo obiettivo è costruire un certo tipo di mentalità. Mi ha colpito anche una dichiarazione di Gasperini riguardo Zaniolo: ha detto che deve calarsi nella mentalità dell'Atalanta. Parole che la dicono lunga su quello che costruiscono questi tipi di allenatori, a me piacciono molto".


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Cagliari, segnali di ripresa

E poi c'è il Cagliari, una delle squadre del cuore di Claudio Ranieri, da giocatore e da allenatore. La vittoria con il Torino di Vanoli ha dato nuova linfa ai ragazzi di Davide Nicola, in ripresa dopo un avvio di campionato molto complicato: "Non mi sorprende, sono felicissimo. Ieri ho visto la partita, è stata dura, difficile. Ma quel campo ha qualcosa di magico, i tifosi ti soffiano dietro e sono stato particolarmente contento. Vorrei che il Cagliari riuscisse a stare in quella zona tranquilla dove può programmare bene. Viola ha fatto una gara stupenda, Nicola sta guidando la squadra con molta sagacia. Gli auguro veramente di venir fuori dall'impasse dell'inizio".


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Dall'andamento del campionato al momento negativo della Roma di Ivan Juric, passando per la rivoluzione tecnica della Juve e i segnali di ripresa del "suo" Cagliari. A tutto Claudio Ranieri, allenatore in attesa di diventare selezionatore, dopo l'ultima esperienza sulla panchina dei sardi. La capitale, intanto, ribolle di rabbia e passione, all'indomani del ko interno con l'Inter di Simone Inzaghi.

Ranieri: "Roma anima fredda, manca una figura di riferimento"

Intercettato dalle frequenze di Rai Radio Uno nel corso della trasmissione "Radio Anch'io Sport", Claudio Ranieri ha detto la sua sulle prime otto giornate di Serie A, con un occhio particolare alle sue ex squadre e al difficile momento vissuto dalla Roma di Ivan Juric: "La Roma sembra un'anima fredda, senza personalità - ha subito evidenziato Sir Claudio -. Non ho capito come si sono comportati con De Rossi: se lo confermi e gli fai un contratto di tre anni, stai dicendo a tutto il mondo che stiamo costruendo una nuova squadra. A quel punto dai il tempo al tuo giovane allenatore di poter fare il suo lavoro. Non puoi mandarlo via dopo quattro giornate. Per cosa? Allora vuol dire che hai sbagliato la programmazione prima".

E poi ha aggiunto: "Alla Roma manca una figura di riferimento. Non si possono colpevolizzare i Friedkin fino in fondo, perché ci hanno messo tanti soldi. Ma stanno dimostrando che solo i soldi non bastano. Manca ancora qualcosa in una società in cui un punto di riferimento è molto importante. Roma è una piazza molto particolare: i tifosi vanno coccolati, aiutati, sospinti. Così invece sembra che ci sia freddezza".

Ranieri: "Ritorno in panchina? La voglia è tanta"

Pur attendendo la chiamata di una nazionale, considerando che il Cagliari sembra essere stato il suo ultimo club da allenatore, Claudio Ranieri inizia a sentire il richiamo della panchina. Nostalgia canaglia, verrebbe da dire. Ma l'ex manager del Leicester non ha particolare fretta e aspetta il momento giusto: "Non lo so, non lo so...la voglia è tanta. Vediamo, siamo alla finestra".


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