Roma, i cinque motivi dietro la conferenza di Juric prima della Dinamo Kiev

Il tecnico, a Trigoria, cambia registro comunicativo: tutti i perché
Chiara Zucchelli

E alla fine anche Ivan Juric ha cambiato linea comunicativa. Dopo oltre un mese dal suo arrivo a Trigoria, il tecnico giallorosso ha fatto la prima conferenza dai "toni muscolari" da quando allena la Roma. Come mai questo cambio di rotta? Cosa c'è dietro? Per prima cosa Juric, dopo cinque settimane, ha capito come è fatto l'ambiente giallorosso e sa che in un momento non facile parole, e frasi, da "0-0" non aiutano. Serve, serviva, qualcosa di più forte e lui lo ha fatto. E detto.


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Juric, i motivi della conferenza stampa più forte

Secondo motivo: Juric ha i dati sottomano, vede che la squadra corre, ma non sempre bene, fatica, si impegna. Eppure non ha la forza, soprattutto mentale, di reagire ai momenti no. E questa cosa non la digerisce. Oggi ha citato la Roma di De Rossi e le sole tre vittorie nelle ultime 17 partite: segno che pensa che non sia solo un problema di guida tecnica, di schemi o di movimenti. Terzo motivo ma che forse sarebbe il primo: Juric ha voluto tirare fuori le sue verità. E sui social lo hanno fatto notare in tanti: "Juric ha fatto Juric". Anche perché tra Dinamo e Fiorentina si gioca tanto, se non tutto. In una parola: il futuro.


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Juric, dalle carezze al bastone

Quarto motivo: i tifosi. Juric è rimasto seriamente colpito da come i tifosi, nonostante le proteste, gli striscioni e gli ingressi in ritardo, poi incitino la squadra durante la partita. La contestazione, civile, civilissima, non ha mai reso impossibile giocare e si è sentito quasi in dovere di riconoscere pubblicamente questo ai tifosi. Dieci mesi fa la Roma era allenata da Mourinho e sognava la terza finale europea di fila: è il primo a comprendere il senso di smarrimento della gente. Quinto motivo, il più importante: Juric ha un contratto fino a fine stagione, non sa come andrà dopo, non sa neppure se ci arriverà. Ma sa che ha una sola, vera, possibilità, di giocarsi le sue carte: essere se stesso. E allora, dopo le carezze ai giocatori, un po' di mano ruvida. Non si può salvare in nessun altro modo.

 


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E alla fine anche Ivan Juric ha cambiato linea comunicativa. Dopo oltre un mese dal suo arrivo a Trigoria, il tecnico giallorosso ha fatto la prima conferenza dai "toni muscolari" da quando allena la Roma. Come mai questo cambio di rotta? Cosa c'è dietro? Per prima cosa Juric, dopo cinque settimane, ha capito come è fatto l'ambiente giallorosso e sa che in un momento non facile parole, e frasi, da "0-0" non aiutano. Serve, serviva, qualcosa di più forte e lui lo ha fatto. E detto.


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