Roma, la tempesta annunciata

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Roma, la tempesta annunciata© AS Roma via Getty Images
Ivan Zazzaroni
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Non è una sconfitta normale perché è figlia di una situazione anormale. Questa è la batosta inaccettabile, l’umiliante, è il risultato di scelte societarie incomprensibili: dell’improvvisazione, dell’incompetenza, della distanza e dell’isolamento.

Questa è la tempesta annunciata, peraltro a più riprese, che porterà a nuovi stravolgimenti. E siamo soltanto a fine ottobre.

L’1-5 di Firenze è un segnale forte che va colto: se il migliore in campo è stato Bove e tu hai fatto di tutto per venderlo; se i 30 milioni di Soulé sedevano in tribuna e chi s’è dato più da fare è Dybala, che avresti lasciato volentieri partire per l’Arabia; se Hermoso ha combinato solo guai e poi s’è fatto cacciare e Hummels ha esordito con un autogol al primo pallone toccato, vuol dire che il calcio ti ha voluto sbattere in faccia la realtà tutta in una volta. E hai toccato il fondo.

Anche Juric ha le sue colpe, per carità: la principale è quella di aver sottovalutato la situazione ambientale che s’era venuta a creare dopo l’esonero di De Rossi e che l’ha posto immediatamente nell’assurda condizione di esonerando. Dal tifoso romanista non è mai stato accettato, l’ha sempre considerato di passaggio, oltretutto rapido: e Ivan non lo meritava.

La soluzione? Nasca finalmente dal rispetto per la Roma.


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