Roma, ora il calendario fa davvero paura: i Friedkin tentennano, Juric trema, i tifosi di più. È un titolo, senza dubbio. Ma è anche la sintesi del momento attuale della Roma. I presidenti, segnalati prima a Londra e ora a Parigi (le uniche informazioni si hanno guardando gli spostamenti del loro jet) non si fanno né vedere e né sentire, il resto della società (Ghisolfi, l'avvocato Vitali, idem). Non c'è un ad. Nulla. Juric lavora ma, al netto dei suoi errori, è lasciato solo (come ha ammesso anche l'amico Gasperini) ed è sulla graticola un giorno sì e l'altro pure. Anche perché ufficialmente come nessuno lo ha presentato, nessuno lo ha confermato. Poi c'è la squadra: anche qui, al netto degli evidenti errori dei giocatori, è chiaro che il gruppo è lasciato a se stesso, in balia di una stagione nata male e proseguita, per ora, peggio. Infine i tifosi: sui social, nelle radio e nelle chat ci si infuria. Ma nessuno poi protesta civilmente più di tanto. Ed è questa la cosa che, forse, dovrebbe far riflettere di più: perché la rabbia è un sentimento, l'indifferenza è il nulla. Come il nulla appare, ora, la Roma.
Roma, il calendario di fuoco dei prossimi due mesi
Adesso anche il calendario fa paura. Da oggi al derby del 5 gennaio mancano due mesi in cui, sosta di novembre a parte, si giocherà praticamente sempre. E saranno quasi tutte partite difficili: tra i tanti motivi di rammarico della Roma c'è anche quello di non aver sfruttato una serie di impegni oggettivamente alla portata. Adesso l'asticella si alza e anche tanto. In campionato la Roma affronterà Bologna in casa, Napoli al Maradona, Atalanta e Lecce all'Olimpico prima di andare a far visita al Como. Poi Parma all'Olimpico prima del Milan e del derby. In mezzo ci sono la Coppa Italia (Roma-Sampdoria il 18 dicembre in casa) e soprattutto l'Europa League. È vero che quest'anno non sembra la priorità del club ma è altrettanto vero che una squadra che viene da due semifinali e due finali europee avrebbe il dovere di arrivare - almeno - tra le prime 8. La Roma ha iniziato male, il super girone si è complicato, con appena 4 punti in tre partite, e adesso il calendario si fa duro. Giovedì la squadra giocherà a Bruxelles contro l'Union Saint-Gilloise, poi andrà a far visita al Tottenham il 28 novembre. Il 12 dicembre all'Olimpico arriverà il Braga, il 30 gennaio l'Eintracht Francoforte. In mezzo, la settimana prima, la trasferta in Olanda in casa dell'Az Alkmaar. Tutti impegni che la Roma non può permettersi di sottovalutare: i tifosi risponderanno presente (anche a Bruxelles tra due giorni saranno oltre duemila), la domanda è come risponderanno allenatore, giocatori e soprattutto società.