ROMA - Una certezza intanto c'è. Domani mattina alle 11 la Roma riprenderà ad allenarsi. O meglio: i giocatori sono stati convocati a Trigoria, possibile che ci sia un po' di palestra e una sgambata sul campo con la direzione (probabilmente) del tecnico della Primavera Falsini a meno che Ranieri non sia già operativo. È vero che il gruppo è ridotto perché i giocatori in nazionale sono tanti, ma è altrettanto vero che ci sono i tre capitani (Pellegrini, Mancini e Cristante), due leader come Svilar e Dybala e un senatore come El Shaarawy, tanto per fare un esempio.
Crisi Roma, i dubbi dei giocatori
È evidente che anche nello spogliatoio questo sia un momento di grande confusione. Qualche giocatore è rimasto a Roma, qualcun altro è andato fuori, tutti si sono ben guardati dal pubblicare qualcosa sui social. Lo ha fatto Koné dal ritiro della Francia, con un look surreale con tanto di colbacco, e Saud lo ha preso in giro: evidentemente, lontano dal caos della città, scherzare è più semplice. Per gli altri è chiaro che non siano giorni facili, i dubbi sono tanti, le incertezze pure. Ci si scrive, ci si informa, si chiede, si cerca di capire: nessuno, un anno fa, poteva immaginare un 2024 così duro e oggi i giocatori faticano a pensare alla Roma come un progetto a lungo termine. Pellegrini, da capitano, si sente addosso il peso di dieci mesi folli, con tre allenatori, ma anche per gli altri l'umore è quello che è. E allora meglio il silenzio, anche per rispetto nei confronti dei tifosi inferociti. Ranieri resetterà tutto.
Tanti giallorossi con le nazionali
Non è rimasto in silenzio Dahl che, dalla Svezia, ha ammesso: «Nonostante il risultato ero molto felice per la mia prima partita in Serie A (contro il Bologna, ndr), sono stati mesi duri, non ho ancora imparato bene l'italiano e parlo poco l'inglese... Poi dopo la partita il mister ci ha riuniti e ci ha comunicato che non sarebbe più stato il nostro allenatore... Così ho capito che ora dovrò ricominciare da capo e vedremo cosa succederà». Il dono della sintesi. Lo stesso che ha evidentemente Chico Serna, del consiglio direttivo del Boca, che in merito al ritorno di Paredes a gennaio ha sentenziato: «Vedremo, di certo quando un campione del Mondo vuole indossare di nuovo la nostra maglia fa sempre piacere». È chiaro che per i giocatori che in questo momento sono lontani da Roma c'è una boccata d'aria fresca: oltre a Paredes e Dahl sono fuori Pisilli, N'Dicka, Zalewski, Dovbyk, Celik, Shomurodov, Koné, Saud, Ryan, Baldanzi e Buba Sangaré. Tutti torneranno a Trigoria, chi prima chi dopo, a metà della prossima settimana. Tutti i piani in vista di gennaio andranno riverificati: oltre a Paredes erano sicuramente in bilico Hermoso e Hummels, con il tedesco che ieri ha derogato al silenzio social pubblicando delle storie mentre era impegnato in uno shooting pubblicitario. Qualche tifoso non ha gradito ma quando ci sono dei contratti firmati, come nel caso del post della Roma per Il Gladiatore, poi non ci si può tirare indietro.