E adesso Claudio Ranieri deve decidere. Perché è il primo a sapere che, come diceva Mourinho, esiste una Roma con Paulo Dybala e una naturalmente senza. E allora oggi - e domani - l’argentino proverà ad allenarsi in gruppo per essere almeno convocato, ma poi sarà il tecnico a decidere se e quanto impiegarlo. Iniziamo dalle notizie: ieri Dybala non si è allenato in gruppo, ha fatto ancora differenziato. Oggi proverà a lavorare con i compagni perché lui vuole esserci a Napoli. Intanto però Ranieri è costretto a ripensare a una Roma senza di lui e a misura di Antonio Conte. Come? Con un 4-5-1 che può diventare tranquillamente un 4-3-3 in fase offensiva. Quindi utilizzando lì davanti El Shaarawy, Dovbyk e Soulé dal primo minuto. E il resto? Ranieri ripartirà dalle certezze. E quindi Svilar in porta (ben contento di aver davanti una difesa più coperta), Celik, Mancini (che ha recuperato da tutti i problemi fisici, compresa la pubalgia), N’Dicka e Angeliño in difesa - in questi giorni Ranieri e il suo staff hanno insistito molto su questo -, poi a centrocampo Soulé, Koné, Cristante, Pellegrini, El Shaarawy, più Dovbyk in avanti. Il francese in questo momento non può essere tolto, Cristante si è sempre allenato a Trigoria anche se Pisilli piace molto a Ranieri, che ha dato molta fiducia a Prati a Cagliari tanto per fare un paragone, e Pellegrini è Pellegrini. Quindi: il tecnico nel suo terzo debutto vuole affidarsi a delle certezze. E questo ha detto alla squadra.
Roma, Dybala vuole provarci
E la squadra ha risposto presente. Come? Dando il massimo. Un paio di esempi: Dybala oggi proverà ad allenarsi in gruppo perché vuole almeno partire per Napoli. Ieri la Joya ha preferito continuare a svolgere un allenamento personalizzato per evitare di poter risentire qualche dolore appena sceso in campo. Ranieri oggi spera di averlo in gruppo e valutarlo: dalle sue condizioni naturalmente si deciderà la formazione da schierare domenica al Maradona. Al momento è più facile vederlo in panchina che in campo dal primo minuto, anche in virtù dei prossimi impegni contro il Tottenham e l’Atalanta, ma tanto - se non tutto - dipenderà dal confronto che avranno Paulo e Ranieri dopo l’allenamento di questa mattina.
Roma, Dovbyk stringe i denti
L’altro esempio di grande disponibilità della squadra è sicuramente Artme Dovbyk. Il gigante ucraino ieri è partito all’alba (ore 6 di mattina) per essere a Roma il prima possibile e poter correre immediatamente al Fulvio Bernardini per svolgere fisioterapia e poi allenarsi in campo. Un segnale di attaccamento alla Roma, quello che tutto a Trigoria hanno percepito da parte del centravanti che ha già detto allo staff di voler stringere i denti, nonostante un ginocchio non in perfette condizioni, e di voler giocare titolare contro la squadra di Antonio Conte. Piccoli grandi segnali di un gruppo che sa perfettamente quanto sia stato complicato questo inizio di stagione e adesso sta facendo di tutto per invertire la rotta. A partire dai giocatori più importanti che in questi giorni stanno restando più del previsto a Trigoria per dare una mano al nuovo allenatore e un segnale ai compagni. La Roma cerca la svolta, i giocatori sono pronti a sostenere Ranieri per dare una sterzata già dalla gara contro il Napoli: una gara complicata, sia tecnicamente che emotivamente, ma non per questo impossibile. Ranieri suona la carica.