Hummels, Paredes e Saelemaekers: così Ranieri li ha ricaricati

Dalla gara a casa del Tottenham ecco tre ottime notizie da cui ripartire per un immediato rilancio: i dettagli
Roberto Maida
4 min

Alla Roma non serviva un mental coach, tanto è vero che il professionista inglese chiamato per rincuorare i giocatori è stato silurato a tempi di record. Alla Roma serviva un allenatore psicologo che riuscisse velocemente a cancellare la negatività che aveva avvolto la squadra. E’ presto per affermare che «il malato», per usare la metafora di Claudio Ranieri, sia guarito: non può essere un pareggio strappato al 91’, per quanto cercato e meritato contro un avversario molto forte, a determinare il momento «di uscire dall’infermeria». Ma dopo due settimane abbondanti di terapia d’urto, il dottore di Testaccio può essere soddisfatto delle risposte del paziente. Per abilità o per circostanze, intanto, Ranieri ha recuperato tre medicamenti assai efficaci. 

Roma, il ruggito di Hummels 

Mats Hummels intanto. I tifosi lo acclamavano quando non giocava, lo hanno festeggiato in tremila nel settore ospiti del Tottenham Stadium nello splendido istante del 2-2. Un’ora abbondante dopo la fine della partita, Hummels era ancora lì con loro a scattare selfie e a stringere mani. Si sentiva in debito, dopo tre mesi comici, adesso già meno. «Finalmente - ha scritto su Instagram - qualcosa comincia a girare per il verso giusto». Sarà stata anche l’aria di Londra, dove a giugno aveva interpretato da campione la finale di Champions. Ma la sua felicità per il gol della rinascita ha suscitato grande empatia. Hummels non è ancora al meglio ma è cresciuto tanto nelle ultime settimane. Ranieri era rimasto sorpreso di vederlo così in difficoltà in allenamento ma piano piano si sta accorgendo che su di lui potrà contare. Non è tardi per celebrare il «lieto fine» di cui il giocatore parlava quasi profeticamente alla vigilia della partita contro il Tottenham. 

Reazione Paredes

Non è psicologia applicata alla competenza, questa? La Roma, che non è stata costruita in modo omogeneo sul mercato, non può rinunciare a cuor leggero anche ai campioni del mondo. Oltre a rilanciare Hummels, Ranieri ha così parlato a Leandro Paredes per ascoltarne le sensazioni. Se fosse rimasto Juric, che lo aveva subito ribattezzato Leone ma poi gli aveva riservato solo frammenti di gioco, Paredes sarebbe andato via a gennaio dove il “suo” Boca lo aspettava. Invece con la svolta in panchina «è cambiato tutto per me», così da rinviare il suo rientro in Argentina alla prossima estate, a fine contratto. Se vale il secondo tempo del Tottenham Stadium, un regista come Paredes alla Roma può essere ancora molto utile. La speranza di Ranieri ovviamente è che sappia mantenere a certi livelli lo standard delle prestazioni. 

Recupero Saelemaekers

Il terzo petalo è ovviamente Alexis Saelemaekers, che il ds Ghisolfi ha potuto prendere dal Milan solo in uno scambio di prestiti con Abraham a pochi giorni dalla chiusura del mercato. Il problema è che De Rossi ha potuto allenarlo per due partite e Juric nessuna: l’incidente di Genova lo ha costretto a due mesi e mezzo di stop con tanto di operazione al malleolo e di dolorosa rieducazione. Il suo rientro a Londra però è stato molto incoraggiante. Intanto perché la caviglia operata, toccata dura da un brutto tackle di Bentancur, ha retto benissimo al primo contrasto pericoloso. E poi perché con lui in campo la Roma ha migliorato la fluidità del gioco: sull’azione del pareggio di Hummels c’è anche la sua idea lucida di innescare Angeliño palla a terra sulla fascia sinistra. A Ranieri piace tantissimo, a Dybala anche: Saelemaekers diventa un rinforzo fondamentale per la risalita di dicembre. 


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