Far sembrare tutto tremendamente facile. L'attuale momento dell'Atalanta si può riassumere in maniera abbastanza banale grazie anche a interpreti e protagonisti capaci di esprimere un calcio propositivo, rapido, efficace. De Ketelaere inventa, Lookman strappa, Retegui trasforma in oro ogni pallone che tocca: calciatori tirati su grazie al Gasperini pensiero, filosofia che inculca il principio del miglioramento costante e continuo, senza sosta. I numeri dell'ultimo periodo sono sotto gli occhi di tutti: al di là del 6-1 rifilato allo Young Boys sono 34 i gol in campionato a cui vanno sommati gli 11 messi in Champions League, per un totale di 45 dopo 18 partite. Una media simile, se non superiore, al 2019/20, anno in cui il tridente magico Ilicic-Zapata-Gomez mise a segno 116 reti. Le cifre però dovranno rimanere accantonate in un angolo, la notte dell'Olimpico contro una Roma a caccia di riscatto potrebbe rappresentare la classica trappola. La prima gara del mese di dicembre dello scorso anno - 3-0 incassato contro il Torino, sempre di lunedì - rappresentò forse il punto più basso della stagione, ma la batosta granata fu utile per resettare tutto e ripartire da zero nel 3-2 interno col Milan. Ironia della sorte, venerdì prossimo la banda del Gasp affronterà i rossoneri in un momento agli antipodi rispetto a un anno fa. Dieci le vittorie nelle ultime 11 gare tra campionato e coppa, con 7 successi consecutivi in Serie A.
Atalanta, si scalda l'ex Zaniolo
E se nello stesso periodo il tecnico dei nerazzurri riuscì a rilanciare Miranchuk, l'obiettivo a breve termine è quello di recuperare definitivamente Nicolò Zaniolo che 690 giorni dopo tornerà all'Olimpico: l'ultima volta fu il 12 gennaio 2023, con la maglia giallorossa sulle spalle e una pioggia di fischi a far da sfondo, prima tappa di un tormentatissimo tira e molla. Poi le insistenti voci di mercato, infine la partenza verso la Turchia passando per Birmingham, fino ad arrivare a Bergamo: problemi e fastidi fisici ne hanno rallentato l'inserimento nei meccanismi, ma chissà se quel gol allo Stoccarda può ribaltare tutto. Il numero 10 potrà essere una soluzione a gara in corso, ma le alternative non mancano nemmeno negli altri reparti: dopo il giorno di riposo la Dea è tornata ad allenarsi, assenti Zappacosta e il lungodegente Scamacca. Per il resto tutti a disposizione per un'altra notte cruciale, ghiotto antipasto in vista di Milan e Real.