Niente voli pindarici, la stessa facilità usata per archiviare le sconfitte deve essere applicata anche quando si parla di vittorie. Ma l'Atalanta che domani sfiderà la Roma è una squadra in salute, consapevole della propria forza e in grado di saper gestire il match in ogni fase, capace di vincere anche quando la prestazione non rispecchia i canoni gasperiniani. E quella dell'Olimpico sarà inevitabilmente la gara della volontà di restare in alto, della necessità di mantenere il ritmo elevato, ma soprattutto delle emozioni e dei sentimenti.
Roma-Atalanta, quanti ex in campo
Cristante e Mancini da una parte, Rui Patricio, Toloi, Zappacosta, Scamacca (seppur nelle giovanili) dall'altra. Ad attirare l'attenzione è ovviamente Nicolò Zaniolo, l'ex di turno che molto probabilmente avrà tutti gli occhi puntati addosso: domani ci sarà il ritorno nel teatro in cui andò in scena l'ultimo tormentato valzer, forse il momento più buio della sua storia in giallorosso. I fischi di tutto lo stadio contribuirono a dare il via al tira e molla concluso poi con il trasferimento a Istanbul. L'Atalanta invece ha voluto crederci sin da subito, con lo stesso Zaniolo che pur di sposare il progetto ha deciso di ridursi l'ingaggio: frenato da qualche problema a livello fisico, dopo qualche punzecchiata di rito l'attaccante dei nerazzurri è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio, tra cui i 21 minuti di Stoccarda in cui è arrivato anche il primo gol con la Dea. È chiaro l'operazione rappresenta tuttora una scommessa da vincere, ma già un'eventuale spezzone domani sera potrebbe servire per accumulare minuti e fiducia. Ancora è presto per parlare di riscatto, che da diritto diventerà obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze complessive, per un costo totale dell'operazione intorno ai 18 milioni di euro (a cui vanno sommati i 3 di prestito oneroso).
Atalanta, le scelte di Gasperini
Difficile dunque un impiego nell'undici titolare (attenzione però alle sorprese), in attacco non è facile dividere il trio delle meraviglie De Ketelaere-Retegui-Lookman: il belga è reduce probabilmente dalla sua miglior gara da quando veste nerazzurro, l'italo-argentino è riuscito a sbloccarsi pure in Champions League. Le alternative non mancano - nel penultimo allenamento tutti a disposizione tranne il lungodegente Scamacca e Zappacosta -, ma l'occasione per Zaniolo (a caccia del primo gol in A) è di quelle da non buttare via. Soprattutto per riprendere il filo del discorso lì dove i fischi avevano cancellato definitivamente i sorrisi.