A pochi giorni dal suo settantesimo compleanno Bruno Conti, campione del mondo con l'Italia nel 1982 e leggenda della Roma, in un'intervista rilasciata a Repubblica ha ripercorso la sua carriera, ricordando in particolar modo l'ex compagno Agostino Di Bartolomei: "Nessuno aveva capito cosa aveva dentro, è il mio rimpianto" e Carlo Ancelotti: "Chiedergli di venire ad allenare la Roma? La battuta gliel'ho fatta...".
Conti e il ricordo di Di Bartolomei: "Lo amo"
"Lo avevo conosciuto prima di arrivare alla Roma. Ero stato invitato a una partita di calcetto a Lavinio. C'erano lui, Giordano e Di Chiara. Poi in squadra è stato il primo ad accogliermi. Abbiamo vissuto tanto insieme: lo amo". Questo il ricordo conservato da Bruno Conti di Agostino Di Bartolomei. Quindi, ha raccontato il loro ultimo incontro: "Poco prima che succedesse ciò che è successo avevo organizzato una partita al palazzetto dello sport per raccogliere fondi. Lui c'era, era sereno, rideva. Non ci ha fatto capire cosa aveva dentro: quello è il mio rammarico".
"Ancelotti alla Roma? Oltre alla battutina difficile andare..."
Un grande amico, oltre che compagno di squadra di Bruno Conti è stato Carlo Ancelotti: "Abbiamo un rapporto di famiglia. Un'amicizia di quelle vere, siamo andati in vacanza insieme". Quindi, difficile che in tutti questi anni non abbia mai provato a portare l'allenatore sulla panchina giallorossa: "Ma come potevi portarlo via dalle società dove è stato? Certo, la battuta gliel'ho fatta: "Dici che sei della Roma, quando vieni ad allenarla?". Adesso è al Real Madrid, difficile andare oltre la battuta". Bruno Conti ha allenato la Roma per un periodo, nel 2005: "Non l’ho allenata, l’ho traghettata. Ci siamo salvati a Bergamo con un gol di Cassano, avevamo davvero paura di retrocedere". Di quel periodo ha raccontato anche un episodio: "Quell’anno morì il Papa e invitarono tutta la squadra in Vaticano. Convocammo i giocatori per dirglielo. Cassano chiese se fosse obbligatorio venire. Io, già un po’ arrabbiato, risposi: “Assolutamente no, se non vuoi venire, non vieni”. Dopo un po’ lui ha risposto: “Però se non vengo non vorrei che poi i giornalisti…”. Non posso dirvi cosa gli ho detto. Ma con Antonio c'è un affetto profondo".