La Roma perde talento, qualità e fantasia. E tanta leadership, in campo e nello spogliatoio. L’assenza di Paulo Dybala è inevitabilmente una doccia fredda, anzi gelata, sulle ambizioni della Roma per la lotta al quarto posto, sulla qualificazione a quella Champions League che manca da ormai troppo tempo al Fulvio Bernardini. Ma non c’è tempo per piangersi addosso, Ranieri deve immediatamente voltare pagina perché nessuno gli restituirà il suo ventuno giallorosso in questa stagione, e di conseguenza deve trovare nella sua rosa le contromisure per affrontare il meglio possibile le ultime nove finali di questo campionato. La trequarti è allora da riscrivere, così come un attacco che inevitabilmente girava attorno alla qualità della Joya. Un esempio? La rinascita di Shomurodov è senza dubbio anche propiziata dalle sue caratteristiche che meglio si legano a quelle di Dybala. Perché rispetto a Dovbyk, più uomo d’area, l’uzbeko sapeva giocare distante dalla porta, favorire gli inserimenti dell’argentino negli spazi, duettare nello stretto con lui e girare attorno al suo estro. Va modificato quindi il modo di giocare dell’intero reparto, fermo restando che la figura più simile a Dybala nella rosa si chiama Matias Soulé.
Roma, spazio a Soulé senza Pellegrini
Da un argentino all’altro, da un campione affermato a un ragazzo che invece sta seguendo il suo percorso di crescita e sogna di seguire le orme del suo idolo che ha ritrovato in giallorosso dopo il breve incontro alla Juventus. La fantasia c’è, la tecnica pure, l’esperienza ancora no. Così come quella maturità di riuscire a sorreggere un peso enorme come la sostituzione di Dybala. Ranieri punterà su Soulé, cercando di farlo adattare alle caratteristiche di Paulo, cercando di responsabilizzarlo in fretta e furia per vederlo più concreto in mezzo al campo. Meno tacco e punta, più sinergia con il gruppo e pericolosità. I passi avanti fatti dall’ex Frosinone in questo 2025 sono evidenti, adesso Matias dovrà farne altri e il più in fretta possibile.
Leader Pellegrini
Nel 3-4-2-1 o nel 3-5-2 in ogni caso anche Pellegrini è chiamato a dare una svolta a questa sua stagione da attore non protagonista. Lui sarà sulla trequarti o come mezz’alta, a seconda dell’avversario, anche a lui Ranieri chiede una sterzata nel momento più delicato della stagione, quello in cui la Roma si giocherà sostanzialmente il futuro in nove partite, di cui Juve, Lazio, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan. Sei big match senza Dybala, i senatori devono prendersi la Roma sulle spalle e trascinare i più giovani in questo tour de force di fuoco.
Conferma Baldanzi
Come Baldanzi, un altro che si alternerà a Soulé sulla trequarti prendendo quindi il posto dell’infortunato. In questo ultimo periodo Tommaso è stato sicuramente tra i più positivi nelle prestazioni in Europa League contro il Porto e Athletic Bilbao (sia all’andata che al ritorno) e in campionato (Cagliari) e adesso spera di prendersi sempre più spazio per dimostrare la sua crescita e il suo adattamento in un grande club in questo anno di gavetta in giallorosso. Da Soulé a Pellegrini fino a Baldanzi: a loro il compito di supportare Dovbyk o Shomurodov, a loro il campito di far rimpiangere il mano possibile Paulo Dybala.