Aldair: "Per la Roma vorrei Ancelotti allenatore e Falcao dirigente. Sulla 10 a Dybala..."

Lo storico ex difensore brasiliano e il legame speciale con il club: "Mi sono innamorato della squadra e dei tifosi. Totti è stato il mio compagno più forte in giallorosso, senza dubbio"

Lo storico ex difensore della Roma Aldair, vincitore dello scudetto nel 2001 e del Mondiale 1994 con il Brasile, è uno dei tanti giocatori che sono rimasti tifosi giallorossi anche ad anni di distanza dal ritiro. "Pluto" ha parlato a Roma TG di tanti argomenti, a cominiciare dal legame speciale con la Roma: "Ogni anno sembrava che sarei dovuto andare via, ma stavo veramente bene a Roma. Mi sono innamorato della squadra, della tifoseria. Mano a mano che passava il tempo mi veniva la voglia di restare. Tutti quanti mi dicevano che ero pazzo perché volevo vincere lo scudetto. Alla fine ci siamo riusciti". Quando si tratta di scegliere il calciatore più forte con cui ha giocato in giallorosso risponde sicuro: "Totti, senza dubbio. Nella mia carriera in generale direi anche Zico e Ronaldo, loro tre sono stati i miei compagni più forti".

Aldair: "Il ritorno di Totti alla Roma non dipende da lui"

Restando sull'argomento Totti (a cui il brasiliano diede la fascia di capitano nel 1998), Aldair dice la sua sulla possibilità di assegnare la maglia numero 10 a Paulo Dybala (oggi a Londra l'intervento al tendine): "Quasi tutte le squadre nel mondo hanno ritirato una o due maglie di giocatori importanti per la storia del club. Penso che la società possa non far tornare quella maglia. È stata portata da un giocatore importantissimo. Non possiamo avere un giocatore come quello che ha portato quella maglia per tanti anni, quindi secondo me deve rimanere dove sta perché Francesco ha fatto di tutto e di più per questa maglia". Riguardo al ritorno di Totti alla Roma come dirigente: "Penso che non dipenda da lui ma dalla società. Si sa quello che pensa lui. È il suo amore, la sua vita: il calcio e la Roma. Secondo me sarebbe importante per la società". Un pensiero poi sugli attuali difensori in rosa: "La Roma è messa bene in quel reparto, penso che Mancini sia un difensore bello tosto".


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Aldair: "La Roma deve avere una squadra forte per il centenario"

Il futuro della panchina della Roma sembra ancora incerto (anche se sta prendendo piede l'ipotesi Gasperini), per Aldair c'è un obiettivo da non mancare: "Il club ha bisogno di prepararsi per il centenario: dovrà avere una squadra forte, con mentalità e volontà di riuscire ad arrivare più in alto possibile. Non si può aspettare, questo processo va cominciato adesso, la tifoseria se lo merita. Come tecnico sarebbe bellissimo avere Ancelotti, un allenatore che ha fatto benissimo in tante squadre, che ha iniziato qui a Roma a giocare. Magari dopo Madrid lui può fare questa scelta, anche se è ancora abbastanza giovane, penso che possa allenare ancora parecchio. Serve un nome forte come il suo".

Aldair: "Falcao è l'uomo giusto per la Roma"

Anche Pluto non disdegna l'ipotesi di tornare alla Roma: "Però penso che ci siano degli ex calciatori davanti a me. Ho sempre detto che un uomo giusto per la Roma, per la società, che nessuno ha mai preso in considerazione, con tutti i problemi che ha avuto questa società, è Paulo Roberto Falcao. Non è solo un giocatore forte ma una persona che ha voluto bene alla Roma e a cui tutti i tifosi vogliono bene. L'ideale sarebbe Falcao dirigente e Ancelotti allenatore". Aldair, nonostante i vari battibecchi, ha apprezzato molti degli allenatori avuti in carriera: "Ho litigato un po' con tutti (ride, ndr), però sono stato bene con molti, ad esempio Carletto Mazzone. Penso che l’allenatore più importante per me alla Roma sia stato Ottavio Bianchi, perché mi ha sostenuto nei primi mesi difficili. Venivo a giocare un calcio molto diverso, ho chiesto di andare via dopo 6 mesi e lui ha detto ‘No, devi stare qua, fino a che ci sto io tu stai qua e giochi’. Mi ha dato la forza di rimanere per tutti gli altri anni. Quindi quelli con lui sono stati gli anni più importanti". Pochi dubbi anche sulla partita preferita in maglia giallorossa: "Roma-Parma del 2001, la gara che mi ha dato più gioia anche se non ero in campo per infortunio. Una gioia immensa".


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Lo storico ex difensore della Roma Aldair, vincitore dello scudetto nel 2001 e del Mondiale 1994 con il Brasile, è uno dei tanti giocatori che sono rimasti tifosi giallorossi anche ad anni di distanza dal ritiro. "Pluto" ha parlato a Roma TG di tanti argomenti, a cominiciare dal legame speciale con la Roma: "Ogni anno sembrava che sarei dovuto andare via, ma stavo veramente bene a Roma. Mi sono innamorato della squadra, della tifoseria. Mano a mano che passava il tempo mi veniva la voglia di restare. Tutti quanti mi dicevano che ero pazzo perché volevo vincere lo scudetto. Alla fine ci siamo riusciti". Quando si tratta di scegliere il calciatore più forte con cui ha giocato in giallorosso risponde sicuro: "Totti, senza dubbio. Nella mia carriera in generale direi anche Zico e Ronaldo, loro tre sono stati i miei compagni più forti".

Aldair: "Il ritorno di Totti alla Roma non dipende da lui"

Restando sull'argomento Totti (a cui il brasiliano diede la fascia di capitano nel 1998), Aldair dice la sua sulla possibilità di assegnare la maglia numero 10 a Paulo Dybala (oggi a Londra l'intervento al tendine): "Quasi tutte le squadre nel mondo hanno ritirato una o due maglie di giocatori importanti per la storia del club. Penso che la società possa non far tornare quella maglia. È stata portata da un giocatore importantissimo. Non possiamo avere un giocatore come quello che ha portato quella maglia per tanti anni, quindi secondo me deve rimanere dove sta perché Francesco ha fatto di tutto e di più per questa maglia". Riguardo al ritorno di Totti alla Roma come dirigente: "Penso che non dipenda da lui ma dalla società. Si sa quello che pensa lui. È il suo amore, la sua vita: il calcio e la Roma. Secondo me sarebbe importante per la società". Un pensiero poi sugli attuali difensori in rosa: "La Roma è messa bene in quel reparto, penso che Mancini sia un difensore bello tosto".


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