A poche ore dal derby della Capitale, Evan N'Dicka ha raccontato al quotidiano francese L'Equipe la sua esperienza alla Roma, arrivata dopo aver iniziato in Francia all'Auxerre e aver proseguito in Germania all'Eintracht Francoforte, dove ha vinto l'Europa League nel 2022: "La Roma è un club storico, con una pressione enorme, sia in positivo sia in negativo. La senti più che in qualsiasi altro posto. C'è una cultura calcistica molto diffusa. La gente mi riconosce, mi si avvicina... Non posso fare quasi nulla perché sono un giocatore della Roma e ci sono tanti tifosi in città. Forse è il rovescio della medaglia, ma ci sono tante cose belle". In meno di due anni ha già avuto diversi allenatori: "Mourinho è una persona molto simpatica. Mi è stato di grande aiuto: in meno di un anno ho imparato molto. Sa come parlare tatticamente, come trasmettere la grinta. Lui sa tutto di tutti gli avversari. Ha lasciato un segno in me. Ma non è l’unico nella Roma: ho avuto De Rossi, Ranieri...". È diventato in fretta un leader dei giallorossi: "Diciamo di sì, la gente si fida di me. Dipende anche dal ruolo: in Italia la difesa è importante. Trascorrere anni qui è come conseguire un master in difesa, poi puoi andare a giocare ovunque".
N'Dicka: "In città si sente che il derby sta arrivando"
La partita con la Lazio arriva in un momento positivo per la Roma, imbattuta da 15 partite consecutive in Serie A. "Dall’arrivo di Ranieri abbiamo fatto un grande ritorno" afferma N'Dicka. "Ha cambiato tante cose. Lui è nato a Roma, conosce l'ambiente, la città. È un allenatore davvero molto bravo. Ha quel lato paterno in più, sa come parlarti. Ma qui la situazione è molto variabile, per i tifosi è una vera passione". Si sente che il derby non è una partita uguale alle altre: "Questa partita rappresenta qualcosa di forte. Inoltre, quest’anno siamo molto vicini in classifica, il che aumenta la posta in gioco in ottica Champions. In città si sente che il derby sta arrivando. Nella gara di andata abbiamo vinto 2-0 ed è stata una partita serrata. Ci sono prese in giro in campo e fuori, fa parte dello spettacolo. Ma noi giocatori restiamo calmi e pronti".
N'Dicka: "Faccio tutto il possibile per restare al top"
Manca più di un mese alla fine della stagione, eppure N'Dicka ha già giocato un numero impressionante di partite: sono 44 tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, solo Svilar come lui in tutta la rosa della Roma. "Sono gli allenatori che mi mettono in campo, ma io so giocare anche al di fuori di esso" spiega il difensore. "Mi prendo molta cura del mio corpo, sono ultra professionale. Faccio tutto il possibile per restare al top: cibo, attrezzi per il recupero, stretching. Mi alleno sempre, anche a casa, dove ho l’attrezzatura. Cristiano Ronaldo è il mio modello, visto quello che riesce a fare a 40 anni. Questo lato professionale unito al talento formano una combinazione fantastica. Analizzo tutte le partite, tutti i miei avversari. Per questo oggi posso considerarmi un difensore a tutto tondo". Con le sue prestazioni l'ivoriano ha attirato l'attenzione anche dei top club europei: "Non faccio finta di niente, ma rispetto la Roma e la Roma rispetta me. Ho ancora tre anni di contratto. L'interesse fa piacere, ma non è il momento di parlarne".