Roma, il mercato si infiamma: cinque rinforzi per Gasperini! Svelato il piano di Massara

El Aynaoui, Ferguson, Wesley, Ghilardi e un esterno d'attacco: la prima fase si chiuderà con questi colpi. Poi le cessioni e la caccia alle occasioni a metà agosto
Jacopo Aliprandi

La bollente estate di Frederic Massara. Dal suo (fresco) ufficio del Fulvio Bernardini il direttore sportivo della Roma non ha un attimo di respiro, e la cosa non gli dispiace, anzi, lo stimola. Perché costruire la rosa per Gasp è una vera e propria sfida che ha deciso di accettare quando le strade tra la Roma e Ghisolfi si sono divise: l’ex diesse del Rennes si è rimboccato le maniche e dopo aver sbrigato la spinosa questione plusvalenze si è buttato a capofitto sul mercato in entrata. Non meno spinosa visti i paletti del settlement agreement. Una vecchia conoscenza di Massara (e della Roma) definirebbe le sue mosse “a coda di gatto maculato”; di certo Sabatini starà apprezzando il lavoro complicato e al tempo stesso intrigante che sta svolgendo il suo ex padawan.

Le linee guida

El Aynaoui è arrivato, così come Ferguson ufficializzato ieri sera. Wesley è in dirittura d’arrivo, e non distante è Ghilardi per riempire lo slot dei difensori centrali. Con il Verona si tratta, la distanza è colmabile e l’affare potrà chiudersi entro la fine della prossima settimana in prestito con obbligo di riscatto con una decina di milioni più bonus. Acquisti importanti, anche onerosi, operazioni strutturate e in sinergia con il tecnico che ha fortemente voluto Wesley e che era a un passo anche dal prendere Rios prima del voltafaccia colombiano per sbarcare in Portogallo. Le linee guida della proprietà sono state chiare da subito e non sono distanti da quelle della scorsa estate: d’accordo il settlement agreement, ma via libera a esborsi importanti sui cartellini purché i giocatori acquistati siano chiaramente di qualità, poi giovani, con stipendi bassi e potenziali asset per il futuro. La Roma ha bisogno di alzare il valore patrimoniale della rosa e può farlo sia cercando crack attraverso lo scouting, sia andando a puntare quei giocatori in ascesa e che tra qualche anno potranno valere il doppio, se non il triplo. L’esempio perfetto è Manu Koné, arrivato per 18 milioni e potenzialmente cedibile per una quarantina.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Roma

Gli altri rinforzi

Così una volta acquistati sia Wesley che Ghilardi, Massara andrà a caccia del famoso attaccante a sinistra di piede destro. Un nuovo Lookman per Gasp, per intenderci. E anche qui il diesse dovrà essere creativo e cercare di individuare il profilo migliore, anche se con un cartellino costoso. I soldi? Un budget da 25 milioni era stato stanziato per due arrivi a centrocampo (El Aynaoui e Rios, il diesse avrebbe voluto entrambi), perciò se dovesse arrivare un’occasione allettante, Massara la coglierebbe al volo. Chiesa al momento resta una suggestione, mentre è decisamente apprezzato dalla Roma (e non soltanto) il tedesco Kevin Schade, ventitreenne del Brentford. In lista anche Sofiane Diop del Nizza, Yann Gboho del Tolosa e Hudson-Odoi del Nottingham Forest. Insomma, adesso la Roma sta andando alla ricerca di un “mister X” per l’attacco che possa essere come detto sia un giocatore di qualità, sia un patrimonio per il futuro. Lo studio va avanti ma a fuoco lento, difficilmente si chiuderà una trattativa prima della partenza per l’Inghilterra prevista il prossimo 3 agosto dopo l’amichevole contro il Lens.

Gli ultimi colpi

Di certo l’esterno offensivo arriverà, dopodiché Massara chiuderà la fase uno e aprirà la due: quindi tornerà a lavorare anche sulle cessioni di quegli elementi che non rientrano nei piani di Gasperini. Come Abdulhamid oppure Salah-Eddine e Kumbulla, più qualche giovane e qualche occasione da sfruttare anche in uscita per alleggerire il monte ingaggi. Soltanto dopo Massara tornerà a lavorare sulle entrate andando a caccia di qualche occasione; la strategia sarà aspettare quindi metà agosto per arrivare a qualche opportunità di mercato, specialmente dalla Premier League. Tanti giocatori - soprattutto tra Chelsea e Manchester United - sono in uscita dai rispettivi club e se non dovessero accasarsi a fine mercato la Roma ne approfitterà per chiederli in prestito per puntellare quei ruoli che possono essere migliorati. Una cosa è certa, Massara non si fermerà a Wesley, Ghilardi e il Mister X d’attacco ma andrà con più calma a rinforzare la rosa anche in altri ruoli. E allora l’estate del diesse sarà bollente ma anche lunghissima.


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La bollente estate di Frederic Massara. Dal suo (fresco) ufficio del Fulvio Bernardini il direttore sportivo della Roma non ha un attimo di respiro, e la cosa non gli dispiace, anzi, lo stimola. Perché costruire la rosa per Gasp è una vera e propria sfida che ha deciso di accettare quando le strade tra la Roma e Ghisolfi si sono divise: l’ex diesse del Rennes si è rimboccato le maniche e dopo aver sbrigato la spinosa questione plusvalenze si è buttato a capofitto sul mercato in entrata. Non meno spinosa visti i paletti del settlement agreement. Una vecchia conoscenza di Massara (e della Roma) definirebbe le sue mosse “a coda di gatto maculato”; di certo Sabatini starà apprezzando il lavoro complicato e al tempo stesso intrigante che sta svolgendo il suo ex padawan.

Le linee guida

El Aynaoui è arrivato, così come Ferguson ufficializzato ieri sera. Wesley è in dirittura d’arrivo, e non distante è Ghilardi per riempire lo slot dei difensori centrali. Con il Verona si tratta, la distanza è colmabile e l’affare potrà chiudersi entro la fine della prossima settimana in prestito con obbligo di riscatto con una decina di milioni più bonus. Acquisti importanti, anche onerosi, operazioni strutturate e in sinergia con il tecnico che ha fortemente voluto Wesley e che era a un passo anche dal prendere Rios prima del voltafaccia colombiano per sbarcare in Portogallo. Le linee guida della proprietà sono state chiare da subito e non sono distanti da quelle della scorsa estate: d’accordo il settlement agreement, ma via libera a esborsi importanti sui cartellini purché i giocatori acquistati siano chiaramente di qualità, poi giovani, con stipendi bassi e potenziali asset per il futuro. La Roma ha bisogno di alzare il valore patrimoniale della rosa e può farlo sia cercando crack attraverso lo scouting, sia andando a puntare quei giocatori in ascesa e che tra qualche anno potranno valere il doppio, se non il triplo. L’esempio perfetto è Manu Koné, arrivato per 18 milioni e potenzialmente cedibile per una quarantina.


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