Pagina 4 | Roma, rivoluzione Gasperini: il lavoro tattico, la comunicazione, il rapporto con Massara
Il rapporto con il ds
Non c’è mai stata una resa dei conti tra Gasperini e Massara. C’è stato invece un confronto a fine mercato, schietto ma molto sereno, utile a spiegarsi. Il tecnico sarà pure esigente, ma lo è per il bene della Roma. "Facciamo due mestieri diversi, l’importante è fare squadra", sono state le parole con cui, il 2 settembre, Gasp ha smarcato una domanda su presunte liti con l’uomo mercato giallorosso. Massara non gli avrà comprato l’attaccante per il salto di qualità - Fabio Silva era l’obiettivo principale, Sancho lo è diventato in un secondo momento prima che la trattativa diventasse snervante per i tira e molla del ragazzo -, però ha completato la maratona delle plusvalenze entro il 30 giugno subentrando in corsa all’ex Ghisolfi, ha preso 8 nuovi calciatori e si è liberato di alcuni esuberi costosi e non utili. C’è chi si dice certo che, alla lunga, Gian Piero e Ricky finiranno per fare scintille (positive). Il primo impatto tra due personalità molto diverse non è stato certamente facile, però il rispetto non è mai mancato e ognuno ha continuato ad agire nei limiti del proprio ruolo. È bene chiarire che nessuno, come viceversa si sussurrava, abbia minacciato le dimissioni. A Roma va così da una vita, basta un’incomprensione di lavoro (quante ne capitano, ogni giorno, in ogni azienda?) per ipotizzare già divorzi e terremoti.