Pagina 5 | Roma, rivoluzione Gasperini: il lavoro tattico, la comunicazione, il rapporto con Massara
L'amore dei tifosi
Chi ha pensato che salutando Mourinho la Roma avesse perso il treno per tornare a essere grande senza i soliti alti e bassi, si aggrappa oggi a Gasperini per alimentare dei sogni di grandezza. Gian Piero è l’allenatore del miracolo Atalanta, portata dalla zona salvezza alla continuità in Champions con tanto di trionfo in Europa League, oltre che dei calciatori cresciuti, lanciati e poi venduti a peso d’oro accrescendo anno dopo anno la competitività del gruppo. Se ce l’ha fatta a Bergamo, si chiedono i romanisti, perché non dovrebbe riuscire nell’impresa pure nella Capitale? Una piazza che lo considerava rivale - e che per lui, diciamola tutta, nutriva più astio che adorazione - ha cominciato ad amarlo in questi tre mesi di frequentazione. Oltre al termometro dei social, questo legame sempre più forte si misura nella realtà: l’Olimpico è stato sold out contro il Bologna e lo sarà pure con Torino e Verona, i prossimi due appuntamenti in casa, e nelle rare uscite romane del tecnico si continuano a verificare vere ondate d’affetto, con i fan ormai abituati a riunirsi nei locali in cui lui Gasp è a cena per regalargli dei cori e chiedergli un selfie. Rappresenta la speranza del tifoso, mai del tutto sopita, di una Roma nuovamente vincente.