Oriana Sabatini, la moglie di Paulo Dybala, si trova benissimo a Roma. Lei stessa lo ha dichiarato in un'intervista. Eppure continua a fare la spola tra l'Italia e l'Argentina per via dei suoi progetti professionali. "Sono appena arrivata a Buenos Aires. Sono venuta da sola. Paulo è rimasto in Italia. Sono stata qui la settimana scorsa, sono partita per due giorni (per stare accanto a Dybala operato, ndr) e sono tornata per finire alcune cose inerenti la musica e il podcast", ha spiegato Oriana a Puro Show, che l'ha intercettata all'aeroporto. L'inviato ne ha poi approfittato per chiedere alla Sabatini un commento sui problemi di salute mentale, problemi che la cantante e attrice conosce molto bene. "Vado in terapia, ricevo aiuto, bisogna sempre chiedere aiuto", ha affermato con enfasi. "Continuo a fare affidamento sui professionisti e sulle persone che amo, che mi amano e che mi sono accanto", ha aggiunto, chiarendo che il sostegno emotivo è fondamentale nella sua vita. Lady Dybala ha inoltre riflettuto sui momenti più bui della sua malattia. "Ho la sensazione che ti rendi conto di cosa ti sta succedendo quando raggiungi un limite o quando ti senti davvero male", ha confessato.
I problemi di salute di Oriana Sabatini
"Ho la sensazione che debba sempre succedere qualcosa per svegliarti, il che non è l'ideale. Non è bello dover raggiungere un limite per capire che non stai andando molto bene", ha continuato Oriana Sabatini, riflettendo sull'importanza di riconoscere i segnali di avvertimento prima che il problema peggiori. Ha poi sottolineato che non esiste un unico modo per affrontare un disturbo alimentare o qualsiasi problema di salute mentale. "Ognuno lo vive in modo diverso. Non esiste un manuale su come vedere un disturbo alimentare, come vedere la depressione, come vedere questo. Voglio dire, ogni persona è unica; sono diverse", ha concluso. Di recente, la moglie di Dybala ha dichiarato di avere alcuni problemi di salute mentale che l'hanno portata a sviluppare un disturbo alimentare. Una lotta cominciata durante l'adolescenza e con la quale l'argentina deve fare i conti ancora oggi. Per fortuna può contare sul sostegno di Paulo, della sua famiglia e di esperti di salute mentale.