© AS Roma via Getty Images Dybala a caccia del gol numero 200: come può essere ancora al top per la Roma
ROMA - In Argentina, quando pensano alla felicità passata, ti dicono con un sorriso “Amigo, nada te puede quitar lo bailado”. È un modo per ricordare che niente e nessuno potrà mai togliere agli uomini le gioie che hanno vissuto, i bei ricordi che affollano la mente, le emozioni provate e impresse come tatuaggi sulla pelle. La musica che hai ballato, insomma, resta per sempre con te. Paulo Dybala lo sa bene: da Laguna Larga a Cordoba, passando per Palermo e Torino, fino ad arrivare a Roma, il centro di tutte le mappe della sua nuova vita calcistica, la sua è una danza che non passa mai di moda. Come i suoi gol, 199 da professionista. Ancora un passetto e taglierà il traguardo dei 200, un numero da leggenda che in questi giorni di sosta è girato come una trottola nei pensieri del ragazzo.
Numeri e record
Dybala ha certamente sofferto per non aver potuto difendere i colori della sua Argentina, con la quale punta a centrare uno storico bis Mondiale nel 2026, eppure questa non convocazione l’aveva in qualche modo prevista e concordata col suo ct. Nella prima metà di agosto si è infatti fermato per gestire i fastidi alla cicatrice dell’operazione al tendine, mettendo a punto con lo staff medico un piano di recupero. Visto il secondo tempo di Pisa, può dirsi completamente riuscito. Le due settimane di lavoro intensivo con Gasperini per affinare l’intesa con Soulé, pure lui rimasto a Trigoria, hanno fatto il resto. Contro il Torino, la squadra contro cui non ha mai perso (14 vittorie e 8 pareggi) e alla quale ha segnato 10 volte inclusa una tripletta all’Olimpico il 26 febbraio 2024, c’è dunque in gioco molto più di una maglia da titolare. Le 200 reti sono dietro l’angolo: 115 sono arrivate con la Juve, 42 con la Roma, 21 con la divisa del Palermo e 17 con quella dell’Instituto. Da quel primo centro contro l’Aldosivi, il 20 agosto 2011, Paulo non s’è più fermato e adesso è anche il secondo miglior marcatore della Serie A in attività dietro Immobile e davanti a centravanti di razza come Lautaro, Dzeko e Lukaku.
Il contratto con la Roma
Nel frattempo, il contratto con la Roma si sta avvicinando alla scadenza e tra ottobre e novembre sono previsti i primi incontri per aprire le contrattazioni. Il club vorrebbe spalmare l’ingaggio da 8 milioni netti e il calciatore ha già dato la sua disponibilità. Il legame con la piazza è fortissimo, quello con i Friedkin altrettanto, e a differenza del caso Pellegrini la sensazione è che ci sia una forte volontà reciproca di proseguire insieme. L’altra garanzia si chiama Gasperini, che già 12 anni fa a Palermo stravedeva per lui. "Destra o sinistra? Un calciatore con il suo talento non puoi racchiuderlo in un’aiuola. Deve essere libero di esprimersi", ha detto di recente. Paulo, in fondo, è un po’ come il vino buono: invecchiando migliora. E a proposito di uve e vigneti, raccontando del proprio impegno con l’azienda vitivinicola “Cascina Gilli”, nel Monferrato Astigiano, proprio ieri Gasp è tornato a celebrare il suo fantasista: "È un fuoriclasse - le sue parole a “Il Gusto” - importante ma mai fine a sé stesso, un valore aggiunto per la squadra". "Siamo partiti benissimo - ha aggiunto, riferendosi al percorso della Roma - C’è molto da lavorare, ma la piazza è straordinaria e c’è una passione incredibile. Bisogna conquistare anche il consenso. Sapevo benissimo i lati positivi e anche alcune difficoltà, ma le stiamo affrontando".
