GENOVA - "Sei anni senza di te, ma sei sempre nei nostri cuori". Con questo messaggio la Sampdoria ha voluto ricordare Vujadin Boskov, scomparso il 27 aprile del 2014. L'allenatore è entrato di diritto nella storia blucerchiata grazie ai tanti trofei conquistati sotto la lanterna, non certo un'abitudine fino al suo avvento a Genova. Con il serbo in panchina i doriani hanno conquistato due Coppe Italia consecutive tra l'87 e l'89, la Coppa delle Coppe edizione 1989-90, ma soprattutto lo storico scudetto 1990/91, quello segnato dai "Gemelli del gol" Vialli e Mancini. Boskov ha sfiorato anche una clamorosa Coppa dei Campioni nel 1992, quando nella finale di Wembley la sua Sampdoria si arrese al Barcellona solo ai supplementari e alla bordata su punizione di Ronald Koeman.
Il tecnico serbo ha anche fatto esordire in Serie A anche un certo Francesco Totti, nell'unica stagione in cui ha allenato la Roma ('92-'93). Vujadin Boskov viene però ricordato da tutti i tifosi per le sue frasi, ormai nell'immaginario collettivo calcistico di tutti i tifosi e che resistono ancora oggi: tra "Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello!" e "Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0", la più celebre resta senz'altro "Rigore è quando arbitro fischia".
Sei anni senza te ma sei sempre nei nostri cuori.
— U.C. Sampdoria (@sampdoria) April 27, 2020
Ti vogliamo bene, Vujadin #Boškov.
27 aprile 2014-27 aprile 2020.
https://t.co/JQipbWBT90 pic.twitter.com/DHRkCPTEQY