Ferrero: "Di Coronavirus non si muore. Apriamo gli stadi"

"Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte"
Ferrero: "Di Coronavirus non si muore. Apriamo gli stadi"© ANSA
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GENOVA - Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha parlato questa mattina a The Breakfast Club, in onda su Radio Capital, per parlare della situazione stadi: "Di Coronavirus non si muore, rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo. Gli scienziati vanno in televisione e ognuno dice qualcosa di diverso. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte". Il numero uno blucerchiato ha poi aggiunto: "La bolla per la Serie A? Non ci inventiamo cose che non esistono. Gli stadi possono restare aperti al 30%. L'incertezza uccide le menti delle persone. Tra un po' chiuderemo gli ospedali per il corpo e riempiremo quelli per la testa. Io sono stato costretto a chiudere i cinema, ora tutti questi problemi con il calcio. Così fermano la vita". Infine, l'imprenditore romano ha fatto chiarezza sulla sua possibile candidatura a sindaco di Roma: "Io non mi candido, non sono all'altezza. Roma è una bella Lambretta che ha bisogno di manutenzione. Buche, alberi che cadono Ammiro Virginia Raggi, è una donna meravigliosa e una bella ragazza. Ci vuole coraggio a fare il sindaco di Roma. Lei sta finendo male ma ha iniziato bene".

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