Torino, Mazzarri: "Se i ragazzi hanno orgoglio lo dimostreranno col Milan"

Il tecnico granata: "Ci vuole una squadra un po' arrabbiata. Più cresci, meno sei simpatico. Tornare subito in campo? Avrei preferito avere sei giorni a disposizione"
Torino, Mazzarri: "Se i ragazzi hanno orgoglio lo dimostreranno col Milan"© LAPRESSE
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TORINO - Dopo che i due ko consecutivi contro Lecce e Sampdoria hanno scosso l'ambiente del Torino, la formazione granata è chiamata al riscatto immediato contro il Milan, nel posticipo della quinta giornata di serie A in programma domani sera allo Stadio Olimpico-Grande Torino. "Tornare subito in campo secondo qualcuno può far bene, io come allenatore ho sempre preferito avere la settimana tipo, con sei giorni a disposizione e poi la partita - esordisce il tecnico Walter Mazzarri in conferenza stampa - Così ho i giorni sufficienti per migliorare ciò che abbiamo sbagliato. In casi come questi, lo facciamo ugualmente ma con un po' più di fretta. Ma vale anche per gli altri, quindi va bene così". Il tecnico granata considera positiva la prestazione dei suoi contro la Sampdoria: "A caldo valuto le partite, poi ci rifletto. Noi rivediamo tre o quattro volte la stessa partita; quando mi espongo voglio essere sicuro di ciò che dico, mi preparo anche per venire in conferenza stampa. Mi sforzo sempre di essere lucido, guardo sempre ogni episodio. A fine primo tempo ho detto che saremmo dovuti essere più bravi a verticalizzare. A parte i primi dieci minuti, dove la Samp ha creato un'occasione importante dopo 37 secondi, poi abbiamo fatto bene. Nella ripresa è successo ciò che è successo: ci siamo addormentati su un fallo laterale e hanno segnato. Nella prestazione complesssiva contano gli episodi: se si commettono queste ingenuità, sprechiamo anche ciò che di buono abbiamo fatto. Anche dopo aver rivisto tante volte la partita, continuo a pensarla così".

Mazzarri aveva puntato il dito contro l'arbitro in occasione del gol di Gabbiadini: "Lyanco ha fatto un'ottima gara, mi ha sorpreso perché non pensavo avesse 90 minuti. E' un signor giocatore. Ha avuto brutti voti, eppure l'errore non è stato commesso da lui: doveva essere più malizioso. E dopo che mi sono esposto, si è visto che c'era fallo su di lui". Il tecnico ha sottolineato la crescita della squadra dopo il ko con il Lecce, per poi prendere le difese dei suoi giocatori: "Rispetto alla sfida con i salentini abbiamo fatto passi da gigante sotto tanti punti di vista. Io cerco sempre di proteggere i miei giocatori e devono essere difesi quando vengono attaccati senza motivo. Era successo anche con Berenguer, io sono dalla parte dei miei giocatori se mi danno l'anima e se l'errore è in buona fede. Quando uno è lavativo, io non lo convoco. E l'anno scorso con 6 punti in più eravamo ai gironi di Europa League. Nessuno guarda se Mazzarri dice bene o male, ma io mi preparo. E spesso ci azzecco. La verità è che su Lyanco era fallo. Poi chiaramente brucia la sconfitta, io non so perdere e la notte non dormo. Ma quando sento dire certe cose... lasciamo perdere". Mazzarri chiama raccolta i supporter: "I veri tifosi del Toro sanno la buonafede del lavoro che abbiamo fatto, io non so più da dove arrivano tutti questi malumori. Non si sa chi le dice, per me sono destabilizzatori. Non è che se l'anno scorso abbiamo vinto a Genova, domenica scorsa dovevamo per forza dominare".

"Verdi? Non è Maradona, diamogli tranquillità"

Simone Verdi, acquisto più caro della storia del Torino, si prepara a partire titolare contro il Milan: "Speriamo ci dia quello che è mancato l'anno scorso. Ma non aspettiamoci che ci risolva tutti i problemi. Non è Maradona, bisogna dargli tranquillità. Quando non sei al top, soffri con tutti: guardate ieri sera cosa è successo. Noi dobbiamo far meglio di tante squadre che tecnicamente sono davanti a noi. Da un anno a questa parte lottiamo per certe posizioni, sapevo che quest'anno le nostre responsabilità sarebbero aumentate. Chi mi restituisce i due punti che ci hanno tolto contro Lecce e Samp? Io con i giocatori non parlo mai degli arbitri, non è un alibi. Noi siamo i primi a prenderci le responsabilità. Con le orecchie basse non si vince". Sulle prestazioni dei suoi difensori: "I tre dietro a Genova hanno fatto bene, molto meglio rispetto al Lecce. Poi a volte ci sono state delle ingenuità, ma globalmente mi sono piaciuti. In attacco possono fare meglio tutti, ma lo sanno anche loro". Sulla condizione atletica: "I ragazzi stanno bene. Aina ha delle pause, non capisco se lo fa per risparmiarsi o per altro. Il cervello comanda, magari bisogna lavorare sulla concentrazione. Ma globalmente stiamo bene. A Genova avevo in canna tre cambi, poi abbiamo preso gol. Ho una panchina che nel finale mi può portare a vincere le partite. Con Verdi e Berenguer abbiamo creato qualcosa in più, certo se gli altri stanno tutti in area non è semplice".

"Più cresci, meno sei simpatico"

Sullo stato atletico di Verdi, Mazzarri non si sbilancia: "Vedremo, non lo sanno nemmeno i preparatori. Con il Napoli ha fatto solo un'amichevole, non so a che intensità si allenasse. A Genova è entrato bene, farò le valutazioni: se partisse dall'inizio, dovrò capire se servirà fare un cambio per lui. Sono convinto che i ragazzi mi daranno risposte positive. Cosa cambiare rispetto alla Samp? Abbiamo il vizio di voler entrare in porta con il pallone. Dobbiamo calciare più in porta,  e migliorare sull'ultimo passaggio". Sull'umore della squadra: "Spero che sentano ciò che sento io: se lo fanno, lo si vedrà in campo. Se hanno orgoglio lo dimostreranno domani. Ci vuole anche una squadra un po' arrabbiata. Abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio". Mazzarri conclude così: "Se l'anno scorso abbiamo messo sotto tante squadre, ora non ci affrontano come quando eravamo decimi. E da quando ci hanno visto in Europa ci rispettano in un altro modo. Più cresci, e meno sei simpatico".

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