Torino, Cairo soddisfatto: "Bravo Nicola. Gravina? Lo voterò"

Il numero uno granata parla anche del rinnovo di Belotti: "È da sei anni al Toro, ha fatto tanto per la squadra e noi per lui". Scopri di più
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Dopo cinque pareggi consecutivi il Torino ha conquistato un successo che mancava dal 3 gennaio. L'incornata di Bremer contro il Cagliari ha regalato tre punti importantissimi a Nicola non solo in chiave salvezza ma anche per ritrovare l'entusiasmo perduto. Urbano Cairo, presidente del Toro, è soddisfatto del lavoro svolto fin qui dall'allenatore e ai microfoni di Radio Anch'io Sport commenta felice: "Vittoria importante, Nicola sta facendo un buonissimo lavoro, ha ridato molta positività e compattezza, molta concretezza. Le cose vanno meglio, adesso dobbiamo restare umili e con i piedi per terra e cercare di continuare il cammino positivo che abbiamo cominciato con lui. Poi tutto è migliorabile, ma certamente la squadra ha dato un buon segnale".

Nicola: "Bravo Torino, ma la strada è lunga"

Cairo sul rinnovo di Belotti

A secco da due gare ma sempre leader e trascinatore della squadra, capitan Belotti ha un contratto con i granata in scadenza a giugno 2022, ma la volontà della società, ammette Cairo, è quella di prolungare un matrimonio che dura ormai dal 2015: "Ha fatto tanti gol, ha uno spirito da trascinatore. Il matrimonio Torino-Belotti è stato molto positivo e deve continuare. So che ci sta lavorando il ds Vagnati, poi scenderò in campo anche io. L'obiettivo è questo e quando se ci sarà qualcosa di nuovo da annunciare lo faremo. Da parte nostra c'è tutta la volontà di rinnovare e credo che anche lui non possa che avere questa idea. È da sei anni al Toro, ha fatto tanto per il Toro e il Toro ha fatto molto per lui".

Cairo: "Voterà Gravina, merita la riconferma"

Il presidente del Toro parla poi dell'elezione del nuovo presidente della Figc in programma oggi in Lega e annuncia il voto in sostegno di Gravina: "Dobbiamo molto a lui, è molto riformatore, ha fatto un gran lavoro dal punto di vista della giustizia sportiva. Ha fatto scelte molto oculate, sa molto di calcio, merita la riconferma e io lo voterò". A proposito dell'ingresso dei fondi e alla creazione di una media company nella Lega di Serie A chiarisce"Abbiamo cominciato un percorso a giugno dello scorso anno e credo sia un'operazione molto strategica, che viene fatta per cambiare il modo di governare della Lega che ha avuto delle pecche in questi ultimi nove anni. Nel 2012 il monte totale dei diritti tv era pari a 900 milioni di euro ed eravamo dietro solo alla Premier League. Poi alcune scelte sono state sbagliate e abbiamo fatto dei passi indietro, tanto che oggi il calcio italiano è al quarto posto, superato anche da Liga e Bundesliga. Eravamo favorevoli all'ingresso dei fondi non solo perchè portano risorse importanti ma per il fatto di poter mettere a capo della Lega, per la gestione, dei manager molto capaci come in altri sport. Non credo che si debba fare marcia indietro forse perchè i diritti tv vanno un pochino meglio di quanto si pensava. I diritti esteri, fra l'altro, in questo momento non registrano lo stesso passo avanti". Eppure alcuni club sembrano aver cambiato idea. "Non so se lo facciano per motivi tattici o per altre motivazioni non meglio precisate ma non credo sia una bella cosa e non credo ci facciano una bella figura", chiude Cairo.

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