Coronavirus, Okaka: "Taglio stipendi? Non ci saranno problemi"

L'attaccante dell'Udinese: "La società ha i mezzi per andare avanti, ma è giusto che ognuno faccia la sua parte"
Coronavirus, Okaka: "Taglio stipendi? Non ci saranno problemi"© Getty Images
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UDINE - "Ci sono tante ipotesi, ma in questo momento è difficile fare previsioni. Prima di tornare in campo bisognerà risolvere anche degli aspetti logistici, legati per esempio alle trasferte: ci vorrà la certezza che dove si va a giocare non ci sia più alcun contagio. Bisogna tornare alla normalità su tutti i fronti". Così l'attaccante dell'Udinese Stefano Okaka, ai canali ufficiali del club bianconero, ha spiegato cosa serve prima di tornare in campo una volta terminata l'emergenza coronavirus. "Venti giorni di allenamento possono bastare per riprendere la forma, se ciò sarà necessario per stringere i tempi. Solitamente il ritiro precampionato inizia a un mese dalla prima giornata, ma in questo caso arriveremmo da un periodo di inattività molto più lungo. Molti club, inoltre, devono mettere in conto di affrontare una stagione intensissima tra campionato e coppe e questo implica che la preparazione debba essere molto ben curata - ha ribadito Okaka -. Quando ti alleni hai sempre una data precisa da porti come obiettivo per arrivare al top della condizione. Finché non si saprà con certezza quando si tornerà a giocare sarà più difficile anche capire il reale stato di forma di ogni giocatore".

Riduzione stipendi? Nessun problema

L'attaccante ha poi affrontato un tema caldo degli ultimi giorni, dopo la mossa della Juventus: quello del taglio degli stipendi. "Ridurre gli stipendi? Per far fronte all'emergenza è un'ipotesi lecita - ha ammesso -. Il calcio si sta muovendo in tutte le direzioni per arginare una possibile crisi ed è giusto che ognuno faccia la sua parte. Sono convinto che la solidità del sistema Udinese emergerà in questo periodo di difficoltà, la società ha i mezzi per andare avanti senza chiedere aiuti grazie all'oculata gestione manageriale che l'ha sempre contraddistinta. Se poi il club chiederà una mano a noi calciatori non ci saranno problemi. L'Udinese è una società molto presente nella vita di noi giocatori. Da quando è iniziata la sosta forzata abbiamo puntualmente ricevuto a casa tutto ciò che ci serve per portare avanti la preparazione, dall'attrezzatura ginnica agli integratori e ai programmi alimentari" ha concluso.


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