Udinese, senti Deulofeu: "Italia posto perfetto per rilanciarmi"

L'attaccante spagnolo domenica affronterà il suo passato, il Milan: "Ha chiuso molto bene la passata stagione e ha iniziato questa allo stesso modo. Dovremo giocare con la loro stessa intensità, affrontarli a viso aperto"
Udinese, senti Deulofeu: "Italia posto perfetto per rilanciarmi"© LAPRESSE
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UDINE - A tre anni di distanza dalla sua esperienza al Milan, Gerard Deulofeu in estate è tornato in Italia, all'Udinese. L'ala e attaccante spagnolo aveva fatto molto bene nei sei mesi in cui ha vestito la maglia rossonera: 4 gol e 3 assist in 18 partite tra Serie A e Coppa Italia. Nella finestra di mercato appena conclusa sembrava potesse tornare a Milanello, ma poi Pozzo lo ha convinto a sposare la causa bianconera. A proposito del suo ritorno nel nostro campionato, in un'intervista al quotidiano spagnolo AS, Deulofeu ha dichiarato: "Sono contento di essere tornato a giocare dopo sette mesi e mezzo fermo per infortunio. Voglio tornare al mio miglior livello e l'Italia è il posto perfetto, qui ho già fatto molto bene al Milan"

Deufoleu e l'arrivo all'Udinese

La rottura del crociato rimediata prima dello stop per il Coronavirus sembra ormai acqua passata e lo spagnolo è pronto a rilanciarsi con l'Udinese: una squadra con molta storia, da 26 stagioni di fila in Serie A. Mi piacciono molto il centro sportivo, le infrastrutture, il nuovo stadio, la proprietà è la stessa del Watford e abbiamo deciso insieme di venire qui per giocare con continuità dopo l'infortunio. Lotterò per riuscirci". Deulofeu, infatti, arriva da due stagioni al Watford, club inglese di proprietà proprio della famiglia Pozzo.

Udinese, Deulofeu sulla sfida al Milan e il calcio italiano

Domenica la squadra di Gotti sfiderà il Milan, club nel quale lo spagnolo è arrivato nel 2017. Una sfida al proprio passato, dunque, per Deulofeu che, a proposito dei rossoneri commenta: "Hanno chiuso molto bene la passata stagione e hanno iniziato questa allo stesso modo (i rossoneri sono primi in classifica n.d.r.). Dovremo giocare con la loro stessa intensità, affrontarli a viso aperto". Rispetto alla sua prima esperienza italiana, lo spagnolo trova alcune differenze: "Il calcio italiano sta cambiando, è sempre stato più tattico e difensivo ma ora sempre più squadre osano. E io sono un calciatore offensivo al quale piace attaccare, cerca l'uno contro uno, andare negli spazi, credo che mi divertirò . La Premier League è il campionato che mi piace di più, per la passione con cui si vive il calcio, per il calore unico della gente. Ma in Italia, al Milan, ho vissuto cinque mesi buonissimi. Ho 26 anni ma una carriera già lunga, dove ci sono stati molti alti e bassi e dove ho imparato tanto. Di errori ne ho commessi mille, come tutti, l'importante è riuscire a correggerli con il lavoro. Adesso sono più maturo e sento di essere ancora in tempo per raggiungere il potenziale che so di avere. Credo che il meglio debba ancora venire"


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