Sei gol e quattro assist in 29 presenze tra campionato e Coppa Italia, sono questi i numeri dell'attaccante argentino dell'Udinese Ignacio Pussetto. Il classe '95, dopo l'infortunio che l'ha tenuto fuori per diverso tempo la scorsa stagione, è tornato a giocare con regolarità e il periodo peggiore sembra ormai alle spalle: "Sono contento di esser tornato a sentirmi bene. È stato un anno a tratti difficile, ma adesso sto bene e anche la squadra sta andando benissimo. Ogni volta che giochiamo in casa sentiamo l'affetto dei nostri tifosi. Il lavoro che abbiamo fatto ci ha portati a essere dove siamo. Vogliamo finire la stagione nel miglior modo e fare più punti possibili nelle ultime tre partite - ha detto Pussetto a Udinese Tv -. Contro l'Inter abbiamo dato tutto per pareggiare, ci abbiamo provato fino alla fine. Si percepiva che loro stessero soffrendo, ci abbiamo provato in tutti i modi e, alla fine, lo avremmo meritato".
Pussetto torna su Udinese-Inter
Tornando al match di domenica alla Dacia Arena contro l'Inter, finito 2-1 per i nerazzurri, Pussetto commenta: "Sul rigore per l'Inter, io credo sempre nella buona fede degli arbitri, dalle immagini non vedo un'inquadratura che evidenzi il tocco di Pablo su Dzeko, forse c'era anche un rigore a nostro favore, ma a volte è difficile perché devono decidere in poco tempo". Pussetto, poi, prosegue: "Da quando sono arrivato a Udine la gente è stata molto carina con me, qui mi sento a casa. C'è stato un periodo in cui ho giocato poco ed è stato difficile a causa dei problemi al ginocchio. All'inizio sembrava andasse tutto bene, ma non è così, è normale che infortuni così gravi richiedano un recupero più lungo e possono presentare altri piccoli problemi. Ma adesso sto bene e sono felice perché ho sofferto tanto e adesso la squadra sta andando benissimo e sono molto felice".

Pussetto: "Ho avuto bisogno di esternare il mio dolore sui social"
"A dicembre avevo bisogno di comunicare sui social il mio dolore - continua l'argentino -. Solo la mia famiglia sapeva quanto soffrissi, mi ha fatto molto bene esternare le mie sensazioni. In quel momento non sapevo cosa fare e se fossi pronto per giocare al ritmo dei miei compagni, mi svegliavo al mattino e avevo dolore al ginocchio. Poi ho iniziato a lavorare duro con i fisioterapisti e in palestra e adesso sono molto contento, sto bene, non ho più dolore e oggi mi risento quello di prima. I miei compagni mi sono stati vicino, so che un calciatore deve convivere col dolore a volte, ma non è semplice. Vivo per mio figlio, lo porto sempre allo stadio, adesso inizia a capire le cose. Quando lo vedo mi si illuminano gli occhi. Vogliamo continuare in questo modo e vincere le ultime tre partire, personalmente voglio anche finire nel miglior modo possibile, adesso ho l'opportunità di giocare rispetto all'anno scorso in cui ero infortunato e voglio sfruttare questa opportunità".
