Venezia, Bertolini: "Orgogliosi della squadra: meritavamo di più"

Il vice di Zanetti: "Peccato non aver fatto punti dopo una grande prestazione, ma questa gara sarà la base per il nostro cammino futuro"
Venezia, Bertolini: "Orgogliosi della squadra: meritavamo di più"© LAPRESSE
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MILANO - L'impresa è sfumata proprio al 90', ma la sconfitta maturata in casa dell'Inter non ridimensiona l'ottima prestazione del Venezia: "Peccato non aver fatto punti - ammette Alberto Bertolini, vice di Paolo Zanetti promosso alla guida della squadra dopo la positività al Covid del tecnico arancioneroverde, davanti alle telecamere di Dazn - ma come ogni partita ci siamo riuniti in cerchio a fine gara: è quello il simbolo della nostra unione e compattezza. È stata una settimana difficile per noi, avremmo meritato un punto vista la sofferenza e la fatica con cui abbiamo preparato la sfida e che abbiamo poi riproposto in campo. Siamo andati vicini all’impresa, peccato non esserci riusciti. La difesa a 3 l’avevamo proposta a gara in corso in altre partite, ma venire a San Siro troppo spavaldi poteva essere un errore. Ciò non toglie che abbiamo mantenuto i nostri concetti di base, anche se l’aggressività vista con l’Empoli non siamo riusciti a mantenerla per tutti i 90. Poi ci sono mancati dei dettagli che l’Inter è stata brava a sfruttare".

"Abbiamo fatto il massimo, ma non è bastato"

La tormentata vigilia della sfida, con tantissimi casi di positività nei giorni immediatamente precedenti, non ha influito sulla prestazione del Venezia: "Noi abbiamo voluto giocare fin da subito - sottolinea Bertolini - nonostante sapessimo dell’assenza, tra gli altri, anche del mister. I primi giorni di preparazione sono stati complicati, ma poi i ragazzi hanno cercato di isolarsi, hanno messo personalità, coraggio ed orgoglio: abbiamo fatto il massimo, ma non è bastato. La strategia era di mantenere la nostra aggressività concedendo spazio solo sulle fasce. Il dettaglio che ha fatto la differenza è stata la rimessa laterale regalata: l’impresa è mancata per questo. Dobbiamo comunque essere orgogliosi di noi, come lo è stato il mister che ho sentito dopo la partita: questa è la base su cui costruire il nostro cammino".


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