Juric: "Inter? Verona in campo con la mentalità di sempre"

Il tecnico scaligero: "All'andata è stata la squadra che più ci ha fatto soffrire, sono chiaramente molto forti"
Juric: "Inter? Verona in campo con la mentalità di sempre"© Getty Images
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VERONA - Il tecnico del Verona Ivan Juric si prepara al prossimo impegno di camponato, contro l'Inter. Prima, però, sguardo all'indietro per analizzare la gara col Brescia: "Il passo falso di Brescia? La partita va analizzata nel suo complesso e penso che, nel primo tempo, la squadra abbia fatto tutto quello che doveva fare, giocando bene a calcio, tirando e procurandosi tantissimi calci d'angolo, purtroppo non concretizzati. Nella ripresa invece siamo entrati in modo diverso, meno concentrati, e abbiamo pagato. Se la gara mi ha dato ulteriori indicazioni sul futuro? Non ulteriori rispetto a quelle che già avevo: ho idee molto chiare sia su quest'anno che sul futuro".

Verso l'Inter

"Come sta la squadra? In questo periodo non si può nemmeno parlare di veri e propri allenamenti, ma solo di lavoro di recupero tra una gara e l'altra. Tengo a sottolineare il fatto che i ragazzi stanno facendo qualcosa di stupendo, andando oltre la fatica e gli infortuni. Un atteggiamento lodevole che appartiene anche a chi sa che non sarà più qui tra poche settimane. Il livello di attaccamento alla squadra è incredibile". Focus quindi sul prossimo avversario, per Juric: "L’Inter? All'andata è stata la squadra che più ci ha fatto soffrire, sono chiaramente molto forti. Non cerco scuse, cercheremo di fare la nostra gara con la mentalità di sempre. Voglio un Verona sempre motivato, non ammetto altri atteggiamenti: daremo sempre il massimo, questo lo posso garantire. Dovremo giocare con lo spirito-Hellas. Poi ci possono essere problemi, infortuni, squalifiche, ma sul resto non ammetto cali di tensione. Amrabat? Va sempre oltre il limite della sofferenza fisica e ha fatto diverse partite consecutive a ritmi impressionanti. Salcedo e Pessina hanno speso belle parole su di me? Ho un buon rapporto con tutti, ma prima dell'aspetto emotivo serve essere professionali coi calciatori: io la penso così. Salcedo è molto giovane, deve crescere e va inserito gradualmente nelle rotazioni".


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