Verona, Juric: "Inter difficile da battere"

Il tecnico: "Speri sempre di fare la partita della vita e che loro non siano al massimo. Non devi sbagliare niente"
Verona, Juric: "Inter difficile da battere"© Getty Images
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VERONA - "Per me il 2020 è stato un anno magico, come fu quello di Crotone. In entrambi gli anni sono state fatte cose che all'inizio erano inimmaginabili". Parola di Ivan Juric, allenatore del Verona, alla vigilia dell'ultimo, difficile, impegno dell'anno contro l'Inter reduce da 6 vittorie di fila. Tra i nerazzurri fa paura Lukaku: "Chi lo marcherà? Magnani e Gunter hanno fatto bene l'altro giorno, ma c'è anche Lovato che può giocare in quel ruolo. Rispetto a Matteo, però, i primi due hanno più impostazione. Ruegg? A Firenze è entrato bene e ci ha dato slancio, ha avuto bisogno di tempo per adattarsi e ha pagato il prezzo di questo periodo. Si allena bene da un po' e secondo me domani può anche giocare dall'inizio". Sulla formazione: "In mezzo non abbiamo tante opzioni, mancherà Barak che poteva giocare in attacco. Salcedo ha fatto bene due gare, poi a Firenze era spompato, ma è normale per un ragazzo così giovane. Devo stare attento anche a Zaccagni che in questo periodo ha giocato tanto, non è facile fare quattro gare in dieci giorni: di sicuro ci saranno almeno 2 o 3 cambi per provare ad essere dinamici per tutta la partita". Su Yeboah, ennesimo ragazzo fatto esordire da Juric: "È molto veloce, ma deve imparare tutto. Gli manca ancora esperienza e un po' di tecnica, ma questa velocità è già importante. Se domani ci sarà bisogno potrà entrare di nuovo"

Mercato

Sul mercato: "Dobbiamo vedere dopo la partita. Con Tony (D'Amico, il diesse gialloblù, ndr) parlo tutti i giorni. Qualcosa bisognerà fare se vorremo lottare con tutti senza essere in emergenza perenne. Mi auguro che miglioreremo". Sul ruolino contro le big: "Contro quel tipo di squadre non abbiamo mai sbagliato partita, ma la Sampdoria è cento anni luce davanti a noi. Vogliamo arrivare a quei livelli, ma per noi sono un po' tutte grandi. Stiamo sempre andando al massimo, poi l'anno scorso vincevamo con le 'piccole' e con le grandi no, anche se giocavamo bene. La mia idea è quella di diventare una squadra alta che sappia anche difendere bassa. Sono convinto che siamo tra le prime per possesso palla. In questa fase andiamo sul concreto, con l'idea di migliorare il gioco per arrivare a dominare. In questo momento siamo andati oltre ogni immaginazione, ma a livello di gioco siamo indietro rispetto alle mie idee. Dobbiamo migliorare nel gioco quando affrontiamo le squadre che ci fanno giocare. Lazovic sulla trequarti? E' un'opzione. Credo che Dimarco stia facendo bene. Un pizzico di libertà in più per Darko ci sta in questo momento, sappiamo quanto vale, dobbiamo avere pazienza".

Verso l'Inter

"I complimenti di Mancini e Conte? Li ringrazio, per tutti noi è una bella cosa. Stiamo facendo bene nel nostro spirito, ma ci sono margini idi miglioramento. Se riusciamo a mettere qualcosa con mercato, se recuperiamo giocatori e restiamo tosti possiamo aumentare la qualità. La riduzione della squalifica a Barak? Tre erano troppe, due sono abbastanza. Ha fatto una cosa inaspettata, se ricapita sarà pesante, ci ha danneggieti. Inter? per me sono i più forti a livello di soluzioni e di allenatore. La società sta mettendo i giocatori ideali per l’idea di calcio dell’allenatore: Lukaku complementare a Lautaro, adesso hanno messo anche Vidal. Speri sempre di fare la partita della vita e che loro non siano al massimo. Non devi sbagliare niente: non abbiamo molte soluzioni davanti, ma ci proveremo. Sono difficili da battere anche quando ti lasciano giocare. Sono tra i candidati, ci sono anche Juve, Milan, Napoli e Roma. Quest'anno il campionato è interessante, ma l'Inter sta lassù".


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