Verona, ecco Lasagna: "Voglio la Nazionale, qui sarà più facile conquistarla"

L'attaccante: "Quando è arrivata l'offerta gialloblù, ci ho messo poco a dire di sì. Vedo poco la porta? Negli ultimi tre anni sono andato in doppia cifra due volte. Non ho mai pensato di prendermi il numero 10"
Verona, ecco Lasagna: "Voglio la Nazionale, qui sarà più facile conquistarla"© lapresse
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VERONA - In casa Verona oggi tutte le attenzioni erano per Kevin Lasagna: l'attaccante arrivato dall'Udinese si è presentato così alla stampa e ai suoi nuovi tifosi. "Mi sto ambientando benissimo: ho trovato una squadra forte, fatta di persone perbene. Ho conosciuto Juric, è un tecnico dalla mentalità importante. La trattativa è durata non più di qualche settimana: quando è arrivata questa chance, parlando col mio agente ci ho messo poco ad accettarla perché è un trasferimento che mi può solo giovare". Verona è una città molto evocativa per il classe '92: "Il mio è un viaggio partito da lontano: a dieci anni giocavo nel Chievo, poi ho girato molte squadre e sono arrivato a Cerea, dove ho incontrato le prime difficoltà. Poi nel prosieguo mi sono adattato e sono cresciuto". Lasagna parla poi del ruolo che ricoprirà nello scacchiere gialloblù: "Sono una prima punta, ma posso fare benissimo anche la seconda dietro Kalinic. Anche in allenamento il mister sta sperimentando. Mezzala? Non ho mai provato e non penso sia il mio ruolo naturale, ma mai dire mai. Il Verona è una squadra in continuo miglioramento, basta guardare gli ultimi due anni. Quello che mi piace di più è che c'è ambizione di fare cose importanti".

Lasagna sa bene che grandi prestazioni con la maglia scaligera gli possono aprire le porte dell'Europeo: "La Nazionale è sempre tra i miei obiettivi. Per arrivarci dovrò fare molto bene: col Verona sarà più facile che arrivi la chiamata". Nella prossima giornata, i veneti affronteranno l'Udinese, ex squadra di Kevin: "Mi fa strano, ma mi sono subito messo a disposizione del mister, a prescindere dal fatto che io giochi titolare o che giochi un solo minuto. Con l'Udinese si ricercava più la profondità, qui Juric vuole la ricerca della prima punta e poi della profondità. Sono sistemi simili, migliorerò col tempo". Lasagna risponde poi a chi dice che lui non vede la porta: "Negli ultimi tre anni sono andato in doppia cifra due volte. È vero che non sono partito benissimo, ma penso che la mia nuova squadra possa darmi gli stimoli per tornare a fare quei gol. Io troppo buono? Sono un ragazzo buono, ma in campo non si deve guardare in faccia nessuno: bisogna dare una mano ai compagni, ma con gli avversari no". Un commento veloce anche sulla sconfitta con la Roma: "In quei 10 minuti abbiamo sbandato, perché fin da dopo il terzo gol c'è stata la reazione, e nel secondo tempo siamo entrati con una mentalità diversa e abbiamo messo in difficoltà i giallorossi".

In gialloblù Lasagna ritrova Barak, suo ex compagno in bianconero: "Il primo anno a Udine fece molto bene e mi fece parecchi assist. Anche domenica in un tempo lo si è visto, perché cercava il filtrante per me. Lui ha grande qualità e penso che possa solo migliorare col tempo". L'arrivo dell'attaccante ex Carpi ha fatto felici i tifosi gialloblù: "Sui miei canali social ho avvertito tutto il calore: ci sono stati molti commenti da parte dei tifosi, che mi hanno fatto molto piacere. Mi spiace non possano venire al Bentegodi, qui ho giocato da avversario e quando la curva spinge è molto bello. Il numero di maglia? Quando ho visto che il 15 era occupato ho scelto subito il 92, che è la mia data di nascita. Non ho pensato minimamente al 10". Chiusura sui nuovi allenamenti: "Sono molto intensi: me lo avevano detto, ma viverlo tutti i giorni è diverso. Quest'intensità si vede in campionato: vedere che negli ultimi 10  minuti vai più forte dell'avversario ti ripaga della fatica in settimana".


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