Va in archivio con tanti sussulti e molto equilibrio anche il derby emiliano tra Tesser e Pecchia incapaci di superarsi al “Braglia”, ma il punto è un moltiplicatore di speranze per il Parma che difende il perimetro playoff dopo aver con insistenza provato a vincere. Lo spartito prevede subito altri incroci pericolosi accompagnati da nuove opportunità. A sei gare dal termine della stagione regolare, nessun verdetto scritto e gare vibranti anche per questa semplice ragione. Nulla è impossibile, almeno alle spalle del Frosinone che si accinge al crash test di Cagliari. Sir Claudio Ranieri, il tecnico più esperto non solo della categoria, con un passato di vittorie internazionali e passioni intatte, incrocia il nuovo che avanza sulle idee di Fabio Grosso.
Frosinone, profumo di A. Il Bari tallona il Genoa
Stringe meritatamente in pugno la A, l’allenatore ciociaro che con un margine di 10 punti sul 3º posto (per ora del Bari) continua a restare concentratissimo sull’obiettivo a portata di mano ma non ancora certificato. Lo scoglio alla Unipol Domus è di quelli impegnativi per una squadra che, tuttavia, ha fatto della personalità la sua migliore qualità puntualmente accompagnata da un gioco propositivo a prescindere dall’avversario di turno. Sarà così anche stavolta. E non solo per tenere a debita distanza il Genoa, segugio estenuante impegnato a tenere a bada Mignani. Gilardino dovrà vedersela con un Perugia inaspettatamente risucchiato nei bassifondi ma con un Castori che non è abituato a tremare. Anzi, nelle difficoltà il leone marchigiano si esalta.
Inzaghi torna a Benevento
Altro suggestivo testacoda è quello che vedrà il ritorno a Benevento di Pippo Inzaghi con una Reggina tornata da promozione proprio in concomitanza del primo processo endofederale al TFN dopo il deferimento per le note inadempienze accertate dalla Covisoc emerse in seguito alla richiesta di ristrutturazione del debito ereditato dalla società. SuperPippo ritroverà una Strega irriconoscibile, guidata dal quarto allenatore stagionale, Agostinelli al debutto. Ma chissà se penserà a quella Serie A evaporata sotto la sua gestione dopo un girone d’andata da applausi. Il lungo tramonto dei sanniti ebbe inizio proprio da lì. Ora servirebbe un miracolo per evitare il più incredibile dei finali. E all’appuntamento col destino Inzaghi non ha nessuna voglia di voltarsi!