Destinazione paradiso: il Bari ha tutto per sognare

L'ambizioso progetto De Laurentiis alimentato dai risultati in campo di Mignani che non sono casuali
Destinazione paradiso: il Bari ha tutto per sognare© LAPRESSE
Antonio Guido
4 min

BARI - Vittoria e primo posto. Il Bari si prende tutto. Settimo giro, un trionfo. Quarto successo di fila. Sembra non fermarsi più il volo dell’invincibile squadra Mignani abbattutasi senza sconti sul Brescia di Clotet, umiliato sul campo con un tennistico 6-2 dando prova di una forza straripante.

Aggancio e sogni probiti

C’è qualcosa di magico nella fantastica cavalcata della formazione del tecnico genovese che in tre partite ha visto affluire al San Nicola il pubblico delle grandi occasioni totalizzando la bellezza di settantasette mila e cinquecento spettatori. Tanti, un popolo intero. Il popolo biancorosso. Una passione enorme, risbocciata con il presidente Luigi De Laurentiis sul ponte di comando. Una storia di cui essere orgogliosi. Ma è solo l’inizio di un Bari bello, forte e all’occorrenza anche cinico. E “il Bari a immagine e somiglianza”, che il patron del club pugliese, pian piano, sta plasmando esattamente come vuole lui, riconciliando allo stesso tempo una città e i suoi tifosi con il calcio vero. Vuoto di polemiche e tensioni e finalmente ricco solo di ambizioni.

Un Bari che fa paura

Una squadra capace di trovare fantastici equilibri in una difesa sempre più orchestrata dai difensori centrali Di Cesare e Vicari su tutti ma che ora può contare sulla freschezza del ventunenne franco algerino Dorval. Ma anche di regnare sul piano tecnico sviluppando linee e geometrie in mezzo al campo con la perfetta organizzazione di Maiello e il talento di barese Bellomo in alternativa al più fantasioso Botta. Ma la squadra ha imparato anche a costruire occasioni da rete a raffica con l’inarrestabile Folorunsho sempre pronto a catapultarsi in area avversaria per accompagnare o assistere le continue percussioni di Cheddira in perfetta sintonia con Antenucci, degno partner di reparto. Insomma, un meccanismo perfetto ha spinto questo Bari in vetta.

Barreto nel mirino

Non è certo per una casualità che al San Nicola il festival del gol sia stato aperto da Michael Folorunsho con la straordinaria partecipazione di Bellomo che aveva mandato in gol il centrocampista romano di madre nigeriana arrivato la scorsa estate dal Napoli per poi regalarsi l’estasi somma sotto la Curva Nord prima che entrasse in scena Cheddira. Prima doppietta in campionato per il bomber italo-marocchino capocannoniere del torneo con un bottino di 7 gol in sei partite di fila. Scavalcato Mirco Antenucci fermatosi in C col a 5 gol consecutivi. Ma Cheddira non intende fermarsi, adesso che ha i record nel mirino, tanto vale insistere: se segna sabato a Venezia eguaglia il record del brasiliano Vitor Barreto che con il Bari di Giampiero Ventura (2009-10) fu capace di segnare per otto giornate di fila, dalla quindicesima alla ventiduesima.

Tutti a Venezia

E adesso da primo della classe il Bari si accredita seriamente alla corsa per la serie A. Attesi sabato a Venezia, Mignani e i suoi ragazzi dovranno confessare al campionato e a se stessi quale potrà essere la destinazione del loro lungo viaggio. Ma si capisce sin d’ora che si tratterà di una “destinazione paradiso”!


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